Anemone: coltivazione, significato, storia, specie più belle

Al genere Anemone (Famiglia Ranuncolaceae) appartengono circa 70 specie a fioritura primaverile e estivo/autunnale, diffuse in Europa, Asia, Africa e America. La specie più conosciuta e popolare è l’Anemone coronaria, ma non mancano altre specie altrettanto belle e di facile coltivazione, che verranno illustrare con il prosieguo di questa lettura. Iniziamo dunque soffermandoci sulla storia e il significato del fiore dell’anemone, tra miti e leggende.

Anemone: mitologia, storia e significato

L’etimologia del nome anemone deriva dal greco “ànemos” che significa vento. E, infatti, basta un colpo di vento o di freddo improvviso perché la sua fragile corolla perda tutti i petali. Nel linguaggio dei fiori l’anemone simboleggia abbandono, addio, amore tradito. L’anemone è un fiore delicato e per questo ha ispirato suggestive quanto tragiche leggende. La più importante racconta di Adone, figlio incestuoso di Mirra e di suo padre Teia, re di Siria, che appena divenuto adolescente viene conteso da due dee, Persefone e Afrodite. Quest’ultima, invaghita perdutamente del bellissimo giovinetto, per sedurlo indossa una cintura magica capace di renderla irresistibile. Persefone, per punirla, informa l’amante di lei, Ares dio della guerra, che travolto dalla gelosia si trasforma in un cinghiale e uccide Adone. Disperata Afrodite accorre accanto al corpo del suo innamorato e nel suo sangue versa una pozione magica: dal sangue del giovane nasce il delicato anemone, fiore fragile come il sensuale adolescente. Da questo mito nasce la frequente associazione dell’anemone quale fiore della morte.

Presso gli Etruschi si usava coltivarlo a macchia tra le tombe. Il mito di Adone e Afrodite entra in molte feste e cerimonie, sia profane che cristiane, a simboleggiare Eros e Thanatos (l’amore e la morte); ad Atene nascono i giardini di Adone, una settimana primaverile di celebrazioni particolari durante la quale gli anemoni vengono coltivati in recipienti sui tetti e sui terrazzi delle case. Per gli antichi Egizi invece l’anemone era simbolo di malattia, forse a causa della sua fragilità di fronte alle intemperie. L’anemone è ricordato anche da Plinio il Vecchio per le sue proprietà magiche; scrive infatti l’autore latino che i Re Magi consigliavano di raccogliere il primo anemone dell’anno, di chiuderlo in un sacchetto di tela rossa e di legarlo al collo come amuleto, al fine di scacciare febbri e malocchi.

Specie a fioritura primaverile

Anemone coronaria

L’Anemone coronaria [fig. 1] conosciuto fin dall’antichità è ancor oggi la specie di anemone più popolare, sia per la sua coltivazione nei giardini che come fiore da taglio reperibile sul mercato tutto l’anno, ma soprattutto in inverno. Originario del bacino del Mediterraneo e dell’Asia Minore cresce su un fusto abbastanza esile (denominato asta). Il fiore, montato su un collarino verde, è a forma di coppa dai colori vivaci, nei toni del rosso, rosa-magenta, blu-violetto, bianco. Essendo facile da selezionare, ne sono state ottenute moltissime varietà dai fiori più o meno grandi e durevoli, dal fogliame più abbondante e dai petali semplici, semi-doppi e doppi. Nelle varietà semplici le “De Caen” è la più conosciuta. Quasi tutte le varietà sono facili da coltivare anche in vaso.

Anemone coronaria [fig. 1 fonte]

Anemone nemorosa

L’Anemone nemorosa [fig. 2] in Italia cresce bene in terreno argilloso, in posizioni ombrose. Fiorisce in marzo-aprile su un fusto gracile ove si sviluppa un fiore a forma di stellina, bianco, rosso, violaceo o bluette secondo le varietà. La più conosciuta è l’Alba plena, dai petali bianchi doppi. Altra bella varietà è la allennii a grandi fiori celesti. L’Anemone nemorosa è perfetta per il giardino roccioso.

Anemone nemorosa [fig. 2 fonte]

Anemone blanda

L’Anemone blanda [fig. 3] è originario della Grecia e dall’Asia Minore. Ha fiori celesti piuttosto grandi ed è tra le piante più belle che fioriscono in inverno (febbraio/aprile). L’Anemone blanda ama le zone ombreggiate e un terreno ricco di torba misto ad argilla.

Anemone blanda [fig. 3 fonte]

Anemone apennina

L’Anemone apennina [fig. 4] è una specie assai diffusa nell’Italia centro-meridionale e nelle isole, cresce bene anche nei terreni argillosi; fiorisce in marzo-aprile. I fiori sono celesti, raramente bianchi. L’Anemone apennina è adatto alle piccole radure tra boschetti o a giardini alpini.

Anemone apennina [fig. 4 fonte]

Anemone trifolia

L’Anemone trifolia [fig. 5] è originario delle Alpi e degli Appennini ed è abbastanza simile all’Anemone nemorosa. I fiori bianchi sbocciano tra marzo e aprile.

Anemone trifolia [fig. 5 fonte]

Anemone ranunculoides

L’Anemone ranunculoides [fig. 6] è originario del Caucaso, Siberia ed Europa, fiorisce in marzo-aprile con dei fiori gialli, talvolta semidoppi. La pianta è alta non oltre i 30 cm.

Anemone ranunculoides [fig. 6 fonte]

Anemone pavonina

L’Anemone pavonina [fig.7] è così chiamato perché il centro del suo fiore somiglia all’occhio di un pavone, con larghi petali che variano dal colore rosso scarlatto al rosa malva. Originario della Grecia e dell’Asia Minore, fiorisce tra febbraio e aprile. Simile all’Anemone coronaria nella coltivazione, è presente con molti ibridi dal fiore semplice o doppio.

Anemone pavonina [fig. 7 fonte]

Anemone fulgens

L’Anemone fulgens [fig. 8] nasce dall’incrocio tra l’Anemone pavonina e l’Anemone hortensis. Questo ibrido molto bello nella varietà “Annulata grandiflora” reca fiori più grandi color rosso scarlatto con centro giallo. Fiorisce in aprile/maggio.

Anemone fulgens [fig.8 fonte]

Specie a fioritura estivo/autunnale

Anemone japonica

L’Anemone japonica [fig. 9] è diffuso nella Cina occidentale e centrale, ha fusti leggermente ramificati, rizomi allungati e sotterranei. I numerosi fiori sono color rosso vivo all’interno e sfumano verso toni più pallidi all’esterno, oppure completamente bianchi e dall’aspetto vellutato. Fiorisce da agosto ad ottobre in posizione semi-ombreggiata e in terriccio leggero.

Anemone japonica [fig. 9 fonte]

Anemonastrum narcissiflorum

L’Anemonastrum narcissiflorum [fig. 10] fiorisce tra giugno e luglio ed è particolarmente diffuso nelle regioni montane delle Alpi e degli Appennini. Pianta villosa, ha piccoli fiori bianchi o bianco-rosa, che si raccolgono in gruppi. Questa specie ama l’ombra ma non l’umidità eccessiva, vuole terra di brughiera o terriccio leggero.

Anemonastrum narcissiflorum [fig. 10 fonte]

Coltivazione: quando piantare i rizomi dell’anemone

L’anemone è una pianta rizomatosa, ovvero presenta un fusto sotterraneo simile ad una radice ingrossata che fa da riserva nei periodi in cui la pianta è a riposo. I rizomi o “zampe” di anemone si piantano in periodi diversi a seconda delle specie e del periodo di fioritura. L’anemone fiorisce in modo abbondante e generoso e per questo i rizomi non sono in grado di vegetare per più di due anni di seguito. Quindi conviene acquistare periodicamente dei rizomi nuovi da piantare o provare a moltiplicare la pianta con i semi che essa stessa produce.

Dobbiamo piantare i rizomi di anemone a fioritura primaverile tra la fine dell’estate e ottobre o alla fine dell’inverno. Le specie a fioritura estivo/autunnale, invece, si piantano tra ottobre e marzo, evitando i periodi più freddi. L’Anemone coronaria, piantata in periodi diversi, da la possibilità di ottenere fioriture quasi tutto l’anno. Ad esempio se la piantiamo tra settembre ed ottobre, fiorirà verso aprile/maggio, se piantata a metà gennaio/metà marzo fiorirà tra maggio e luglio; se piantiamo i rizomi dell’Anemone coronaria in estate avremo la fioritura verso ottobre/novembre. Se decidiamo di programmare successive piantagioni è opportuno ricordare che l’Anemone coronaria non dà il suo meglio se viene coltivato sempre nella stessa terra, dunque, se si trova in giardino, sarà opportuno cambiargli spesso posto. Per la coltivazione dell’anemone distanziamo i rizomi di circa 20 cm l’uno dall’altro, ricoprendoli con uno strato di terra di circa 5 cm e poiché sono piuttosto fragili è opportuno prima lavorare bene il terreno in modo da renderlo soffice e leggero. In autunno/inverno, soprattutto al Nord, proteggiamo le piante stendendo intorno alla base un bel tappeto di torba, foglie, aghi di pino. Quest’operazione, che si chiama pacciamatura, tiene la base della pianta al riparo da pericolosi sbalzi di temperatura che potrebbero far gelare i rizomi.

Terreno, esposizione, concimazione, annaffiature

L’Anemone coronaria è il più facile da coltivare anche in vaso su terrazzo e balcone. In generale le cultivar non spontanee danno ottimi risultati, purché il terreno sia fertile, ricco di sostanze organiche, umido, ma non bagnato, ben lavorato. Gli anemoni prediligono un’esposizione a mezz’ombra e fresche, anche se le varietà a fioritura estivo/autunnale crescono bene in posizione soleggiata, sempre che il terreno sia sufficientemente umido. Stiamo attenti a non concimare in modo eccessivo, tanto più se con letame fresco. È sufficiente somministrare una volta l’anno, al termine della fioritura, del fertilizzante organico povero di elementi nutritivi. Se il terreno è fresco e umido non sono necessarie particolari annaffiature, tranne che nel periodo estivo.

Conservazione del rizoma di anemone

Al termine del periodo vegetativo, cioè dopo che le foglie saranno ingiallite e seccate sulla pianta (non dobbiamo mai tagliarle!) estirpiamo le zampe di anemone e lasciamole asciugare all’aria, ma non al sole. Riponiamole dunque in una cassetta con sabbia o segatura. Si conserveranno perfettamente anche per un anno. Perché il fiore reciso dell’anemone duri più a lungo, tagliamo obliquamente lo stelo con un coltellino ben affilato e incidiamo lateralmente per una lunghezza di tre centimetri.

Riproduzione dell’anemone

Il modo migliore per moltiplicare l’anemone è per divisione: tagliamo il rizoma con un coltello affilato e trapiantiamolo, badando a distendere con cura le radici nella buca. La divisione di un cespo di anemone può essere effettuata con le mani, spezzandolo e piantando ogni ramificazione fornita di un “occhio”, ossia di una gemma. L’anemone può essere anche moltiplicato per seme. I semi cotonosi, cioè ricoperti di una sottile peluria, dell’anemone vanno mescolati a sabbia e collocati in vaso con terriccio leggero, ricoperti di 5 mm di buona terra e tenuti umidi con uno strato di cotone bagnato che dovremo togliere non appena le piantine avranno germogliato, cioè tra le 2 e le 5 settimane successive. Appena saranno un po’ consistenti, le piantine vanno messe a dimora, meglio se in primavera. L’Anemone coronaria fiorisce dopo 2 anni dalla semina.


Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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