Il corniolo, Cornus mas (famiglia delle Cornaceae) è un cespuglio o piccolo albero (raggiunge al massimo i 4-5 m d’altezza) appartenente alla flora spontanea del nostro Paese. In natura lo possiamo incontrare nei boschi radi e luminosi, ma con le giuste cure può crescere bene anche in vaso e in giardino. Il corniolo possiede un buon valore ornamentale dato dai suoi piccoli ma numerosi fiori gialli, che si aprono molto presto, in marzo, prima dello spuntare delle foglie. Il corniolo è apprezzato anche per i suoi piccoli frutti rossi commestibili, le corniole, piccole bacche (drupe) dal sapore acidulo che maturano in estate e abbelliscono la pianta quasi quanto i fiori. Le corniole possono essere utilizzate per la produzione di confetture deliziose, dall’effetto astringente. Ma vediamo nel dettaglio come coltivare il corniolo in piena terra o in vaso, di quali cure necessita e come riprodurlo.
Corniolo in giardino: clima, terreno, trapianto, concimazione
Trattandosi di una pianta spontanea il Cornus mas non ha particolari esigenze in fatto di clima e terreno. Comunque i migliori risultati li darà nei terreni leggermente calcarei e nei climi con estati non torride. Il metodo più semplice per avere un corniolo in giardino è sicuramente quello di rivolgerci ad un vivaista. Il periodo più indicato per il trapianto del corniolo va da novembre fino a febbraio, quando la pianta è in riposo vegetativo. In alternativa possiamo cercare nelle vicinanze di un vecchio cespuglio di corniolo qualche giovane piantina che spunta dalle sue radici. Queste piantine, a cui gli esperti danno il nome di polloni, sono ancora collegate alla pianta madre, ma possono essere staccate, avendo cura che conservino un po’ di radici. Per fare quest’operazione attendiamo la fine di novembre, quando le foglie sono cadute, ed estirpiamole delicatamente con l’aiuto di una vanga. Per piantare in piena terra il corniolo faremo una buca un po’ più grande dello spazio occupato dalle radici e, salvo il caso di terreni molto poveri, non sarà necessario concimare. Nel caso decidessimo di farlo, usiamo preferibilmente un concime ricco soprattutto di fosforo e potassio più che di azoto.
Annaffiature e potatura
Nei primi due anni dopo il trapianto dovremo annaffiare il corniolo ogni 15 giorni nei periodi più caldi dell’estate; in seguito le radici saranno sufficientemente sviluppate per resistere alla siccità. Il corniolo crescendo molto lentamente (i suoi rami si allungano al massimo di 20-30 cm l’anno), non richiede di norma alcuna potatura. Se però vogliamo che mantenga una forma regolare possiamo spuntarne i rami più lunghi, uniformandone la lunghezza. Possiamo fare quest’operazione in inverno oppure, se vogliamo apprezzare completamente la sua fioritura, subito dopo la caduta dei fiori.
Riproduzione del corniolo
Se abbiamo già un cespuglio di corniolo e vogliamo moltiplicarlo, da novembre a febbraio è il periodo giusto per farlo. Il metodo di riproduzione migliore per il corniolo è senz’altro quello per propaggine. La propaggine consiste nell’interrare, per un breve tratto, un ramo collegato alla pianta madre. Per farlo rimanere sotto terra, fissiamolo con un filo di ferro curvato ad uncino spinto a forza nel terreno. La porzione di ramo da interrare dovrà essere lunga una trentina di centimetri. La parte terminale del ramo dovrà naturalmente restare fuori dal terreno. Nel giro di un anno avrà messo le radici e potremo staccarlo dalla pianta madre e trapiantarlo a dimora definitiva.
Coltivazione del corniolo in vaso
Il corniolo è un cespuglio che cresce lentamente e può essere tranquillamente coltivato in vaso sul terrazzo di casa. In questo caso dovremo ricordarci di spuntarne i rami subito dopo la fioritura affinché si mantenga ben compatto e annaffiarlo più spesso di quanto dovremmo fare se crescesse in piena terra (in estate almeno una volta a settimana). La dimensione del vaso dovrà ovviamente essere proporzionata a quella del cespuglio. Per avere un’idea, un corniolo di dieci anni d’età può vivere bene in un vaso di 50 cm di diametro. L’unica cosa di cui ci dovremo preoccupare è che il vaso non si scaldi troppo in quanto la pianta potrebbe soffrirne. Nei mesi estivi proteggiamo quindi le radici mettendo uno strato di foglie secche o di cortecce alto 5-6 cm sopra la terra del vaso: oltre ad evitarne il surriscaldamento limiteremo anche l’evaporazione dell’acqua e potremo così annaffiare un po’meno spesso.
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