La ginestra dei carbonai, Cytisus scoparius, è un piccolo arbusto tipico della flora mediterranea appartenente alla famiglia delle Fabacee (Papilionacee o Leguminose). Ricca di interessanti proprietà medicinali, i suoi allegri fiori gialli possono facilmente farla confondere con altre specie affini, ma tossiche, come la più nota ginestra odorosa o di Spagna (Spartium junceum). La stessa ginestra dei carbonai va utilizzata con cautela (l’unica parte non tossica sono i boccioli), attenendosi strettamente alle dosi prescritte. In questo articolo verranno illustrati: identificazione, proprietà benefiche, curiosità, usi medicinali e controindicazioni della ginestra dei carbonai.
Cytisus scoparius: identificazione
Quando si intenda utilizzare per scopi medicinali la ginestra dei carbonai, è indispensabile individuarla e distinguerla da altre tre specie appartenenti alla medesima famiglia, i cui fiori si somigliano molto: la ginestra di Spagna (Spartium junceum), il maggiociondolo (Laburnum anagyroides) e la ginestra spinosa (Calicotome spinosa), tutte e tre tossiche anche se in misura diversa. Alcuni particolari le distinguono: le foglie della ginestra spinosa sono pungenti e il calice ha due labbra lunghe come la corolla; il maggiociondolo è un piccolo albero con foglie poste all’estremità di lunghi piccioli e grappoli fiorali penduli; la ginestra di Spagna ha rami blu-verdastri e cilindrici, quasi senza foglie, e i legumi non sono villosi.
La ginestra dei carbonai è diffusa su terreni silicei del piano submontano e montano, in radure e boschi decidui fino a 500 m d’altitudine, in tutta l’Italia continentale e insulare. La ginestra dei carbonai fiorisce da maggio a luglio. Questo frutice, alto dai 60 cm ai 2 m e più, è ordinariamente eretto, più di rado prostrato, con rami numerosi, flessibili, affilati, angolosi, striati longitudinalmente, di colore verde che tende ad annerire con l’essiccazione. Le foglie del Cytisus scoparius sono caduche, piccole, dapprima pubescenti setose, poi lanceolate o obovate, le inferiori brevemente picciolate e trifogliate, le superiori sessili, lanceolate od obovate. I fiori ascellari, grandi, con pedicelli bratteolati, giallo dorati, solitari o geminati, formano racemi fogliari alla sommità dei rami. Il calice è scarioso, glabro, campanulato, breve, con due labbra divaricate, delle quali il superiore ha due denti superficiali, l’inferiore tre. Corolla a vessillo, grande, suborbicolare, smarginato, carena quasi uguale ad esso in lunghezza, subfalciforme, ottusa, alla fine reflessa. Stami monadelfi; stilo villoso alla base, dilatato sotto lo stimma, arrotolato su se stesso. Legume (lunghezza 3-5 cm, larghezza 8-10 mm) molto compresso, irto per lunghi peli sulle suture e glabro sulle facce laterali, nero; 8-10 semi giallo, bruni, lucidi.
Ginestra dei carbonai: curiosità
Già antichi Greci, Cartaginesi, Fenici e Romani impiegavano la ginestra dei carbonai per produrre funi e stuoie. La sua denominazione botanica, Cytisus scoparius, ci ricorda che ancora oggi i suoi rami vengono utilizzati, legati assieme a forma di scopa, per la pulizia della casa e dei camini. Il Cytisus scoparius è detto ginestra dei carbonari in quanto un tempo i suoi rami, poco infiammabili, venivano posti sulle cataste di legna delle carbonaie per consentirne una combustione più lenta e ottenere così una migliore qualità del carbone.
Cytisus scoparius: proprietà medicinali
I principali costituenti dei fiori del Cytisus scoparius sono: tre alcaloidi, sparteina (pericolosa), la ginesteina, la sarotamnina; una materia colorante gialla amara, derivato flavonico, la scoparina; alcune resine, un’ossitiramina vasocostrittice, chiamata un tempo “adrenalina vegetale” e che aumenta la pressione arteriosa; sali minerali; olio essenziale, mucillagini. La sparteina è un liquido oleoso incolore che imbruna con il tempo, dalla proprietà cardiotonica, vaso-costrittrice e diuretica, velenosa solo se in dosi eccessive. Gli effetti cardiotonici delle piccole quantità di sparteina, in semplici preparazioni a base di boccioli, quali l’infuso di ginestra dei carbonai, sono perfettamente bilanciati dalla presenza della scoparina e altre sostanze resinoidi dalle proprietà diuretiche, depurative. La delicata stimolazione dell’epitelio renale della ginestra dei carbonai è utile per combattere litiasi, gotta, edema, liquidi in eccesso. Al Cytisus scoparius vengono attribuite inoltre proprietà antireumatiche e pertanto è indicato per attenuare le le infiammazioni a carico delle articolazioni. Studi in vitro hanno dimostrato che l’estratto idroalcolico della parte aerea di Cytisus scoparius è una potenziale fonte di antiossidanti naturali.
Ginestra dei carbonai: controindicazioni
I preparati a base di ginestra dei carbonai sono controindicati in gravidanza, allattamento, bambini ed in soggetti che soffrono di ipertensione e palpitazioni. Consultare sempre il parere medico prima di assumere qualsiasi rimedio naturale; evitare il fai-da-te.
Ginestra dei carbonai: rimedi naturali
Di seguito vengono riportati alcuni semplici rimedi naturali a base di ginestra dei carbonai che sfruttano le proprietà diuretiche, depurative, antireumatiche, toniche della pianta, anche in combinazione con altre erbe:
- Infuso di ginestra dei carbonai, antireumatico, tonico muscolare: macerare 30 g di fiori in un litro d’acqua bollente per 10 minuti. Al termine filtrare ed attendere che l’infuso intiepidisca. Assumere 1-2 tazze al giorno;
- Tisana diuretica: ginestra (estratto fluido) 2 g; ginepro (estratto acquoso) 2-5 g; sciroppo delle 5 radici 80 g; acqua bollente 1 l;
- Tisana antireumatica e antigottosa: ginestra (sommità) 15 g; ginepro (bacche) 15 g; tarassaco (radice). In 750 g d’acqua, bollire per ridurre a 1/2 l. Filtrare e dolcificare con miele. Assumere un cucchiaio da minestra ogni ora;
- Rimedio naturale contro l’edema di gambe e caviglie: assumere fino ad un massimo di 20 cucchiai da tavola al giorno di infuso di ginestra dei carbonai, 25 g di fiori in 1 l di acqua bollente;
- Per depurare i reni e migliorarne le funzioni: infuso di ginestra dei carbonai, lasciare 30 g di fiori in l d’acqua bollente per 10 minuti. Assumere una tazza al giorno per otto giorni al mese.
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