La dieta mediterranea si conferma ancora una volta uno dei migliori alleati nella lotta al cancro. Un recente studio dell’Università del Texas, pubblicato sulla rivista scientifica Cancer, avrebbe in particolare dimostrato che la dieta mediterranea riesce a contrastare la progressione del tumore alla prostata allo stadio iniziale. La dieta mediterranea, a detta dei ricercatori, può essere pertanto considerata un vero e proprio trattamento complementare alle terapie contro il tumore alla prostata di basso grado.
La dieta mediterranea protegge dal tumore alla prostata?
Il cancro alla prostata è il tumore più diffuso tra gli uomini, rappresentando circa il 20% di tutti i tumori diagnosticati tra la popolazione maschile. Fortunatamente diagnosi precoci, trattamenti tempestivi o una “vigile attesa” (controlli regolari e nessun trattamento fino alla comparsa di sintomi), fan si che oggi i tassi di sopravvivenza, a 5 anni dalla scoperta del tumore alla prostata, siano piuttosto alti (88% circa).
Tuttavia i trattamenti per il cancro alla prostata possono causare cambiamenti nella qualità della vita dell’uomo e una diminuzione della funzione urinaria e sessuale, quindi c’è tutto l’interesse nel trovare fattori modificabili e gestibili, specie durante la fase di vigile attesa.
Per prevenire il tumore alla prostata le linee guida dell’AIRC consigliano uno stile di vita sano ed attivo ed una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali, povera di carne rossa, soprattutto se grassa o troppo cotta e di cibi ricchi di grassi saturi sullo stile proprio della dieta mediterranea.
Come sottolineato dall’autore senior del nuovo studio, la dott.ssa Carrie Daniel-MacDougall: “La dieta mediterranea è da sempre collegata a un minor rischio di cancro, malattie cardiovascolari e mortalità. Questo studio sugli uomini con carcinoma prostatico in stadio iniziale ci fa fare un ulteriore passo avanti nel fornire raccomandazioni dietetiche basate sull’evidenza scientifica per ottimizzare i risultati nei pazienti oncologici”.
Lo studio
Lo studio ha seguito 410 uomini, tutti aderenti ad un protocollo di vigile attesa con cancro alla prostata localizzato, appartenente al Grade group 1 o 2 (6 – 7 del Gleason score). I partecipanti allo studio erano per l’82,9% caucasici, l’8,1% neri e il 9% si auto-identificava come non bianco. L’età media dei volontari era di 64 anni e di questi il 15% era diabetico e il 44% assumeva statine. Tutti i partecipanti allo studio sono stati sottoposti a una biopsia di conferma all’inizio dello studio e sono stati valutati ogni sei mesi attraverso esami clinici e studi di laboratorio sull’antigene sierico PSA e sul testosterone.
Ai volontari è stato chiesto di completare un questionario sulla frequenza alimentare e il punteggio della dieta mediterranea è stato calcolato per ciascun partecipante in 9 gruppi di alimenti regolati dal punto di vista energetico. I partecipanti sono stati poi suddivisi in tre gruppi in base ai livelli di aderenza alla dieta mediterranea: alto, medio e basso.
La dieta mediterranea aiuta a prevenire l’aggravarsi del tumore alla prostata
Dopo gli aggiustamenti dei dati ottenuti per età e caratteristiche cliniche, i ricercatori hanno evidenziato un’associazione significativa tra un punteggio dietetico alto di aderenza alla dieta mediterranea e un rischio inferiore di progressione del grado del tumore alla prostata. In particolare per ogni aumento di un punto nel punteggio della dieta mediterranea, i ricercatori hanno osservato un rischio di progressione inferiore del 10%. Dopo un follow-up medio di 36 mesi, 76 uomini hanno visto la progressione del cancro.
Dunque gli uomini che mangiavano più frutta, verdura, legumi, cereali e pesce, sul modello alimentare della dieta mediterranea hanno visto una riduzione della progressione del tumore alla prostata anche dopo aver corretto i fattori noti per aumentare il rischio di cancro e che peggiorano nel tempo, come l’età, l’antigene prostatico specifico (PSA) e il volume del tumore. L’effetto positivo della dieta mediterranea era evidente anche sui pazienti con diabete o che facevano uso di statine.
È inoltre da notare che lo studio, che ha compreso per la gran parte uomini bianchi con tumore di basso grado alla prostata, ha anche scoperto che l’effetto anti-cancro della dieta mediterranea era più pronunciato nei partecipanti afroamericani e in quelli che si auto-definivano non bianchi. Questo è molto importante poiché il tasso di diagnosi di tumore alla prostata è superiore di oltre il 50% negli uomini afroamericani, che hanno anche un rischio maggiore di morte per cancro alla prostata e di progressione della malattia.
Dieta mediterranea e stile di vita sano: migliore approccio per la lotta al cancro
Anche se i risultati dello studio andranno ulteriormente indagati e confermati da ricerche future più approfondite il prof. Justin Gregg, autore principale dello studio, conclude: “I nostri risultati suggeriscono che seguire costantemente una dieta ricca di vegetali, pesce e un sano equilibrio di grassi monoinsaturi può essere utile per gli uomini con diagnosi di cancro alla prostata allo stadio iniziale. Siamo fiduciosi che questi risultati, associati a ulteriori ricerche e convalide future, incoraggeranno i pazienti a seguire uno stile di vita sano”.
Correlati:
- Mangiare funghi riduce il rischio di cancro alla prostata
- Diabete, dieta mediterranea ‘scioglie’ grasso nel fegato
- La Dieta Mediterranea protegge dai sintomi della depressione in età avanzata
- Osteoporosi e dieta mediterranea: cosa mangiare per ossa più sane e forti
- La dieta mediterranea fa bene alla salute dell’intestino