La contusione è una lesione provocata da un colpo, la classica “botta” che provoca un dolore localizzato, associato ad una sensazione di calore e di gonfiore. Le contusioni non sono gravi in genere, ma bisogna sapere quali rimedi sono efficaci e quali errori evitare per non aggravare la sintomatologia dolorosa.
Se l’urto è stato particolarmente violento, se avvertiamo un dolore intenso e il gonfiore perdura per più di tre-quattro giorni, nonostante i trattamenti e i rimedi applicati o se la contusione coinvolge la testa, il collo o la colonna vertebrale, è bene rivolgersi al medico.
Contusione: cos’è?
La contusione è la conseguenza di un trauma, causato da una pressione violenta o da un urto. Pur non lacerando la pelle la “botta” comprime i tessuti sottostanti, rompendo i piccoli vasi sanguigni (capillari) che provocherà un’ecchimosi (piccola emorragia sottopelle) e la comparsa di un livido dapprima di colore bluastro poi, nei giorni a seguire, giallastro.
Se il trauma è più consistente e sono lesi vasi sanguigni più grandi, si creerà l’ematoma, ovvero un’emorragia più importante, in cui il sangue confluirà in una zona circoscritta, determinando una sorta di sacca. Sarà presente dolore e al tatto ed in più si avvertirà una tumefazione fluttuante. Anche in questo caso nei giorni seguenti si avrà una variazione cromatica del livido, dal blu al giallo.
Contusioni: primo soccorso, cosa fare
Il primo soccorso da attuare in caso di contusione è semplice e il freddo è sempre il nostro miglior alleato, ecco cosa fare:
- Applicate il ghiaccio il prima possibile al fine di ridurre il gonfiore provocato dall’accumulo di liquidi nei tessuti colpiti e lenire il dolore. Il freddo farà inoltre contrarre i vasi danneggiati, frenando così il sanguinamento sottopelle;
- Prima di utilizzare il ghiaccio ricordiamoci di avvolgerlo sempre in una borsa di plastica, per evitare che entrando a diretto contatto con la pelle, possa causare arrossamento o irritazione;
- Posizioniamo sulla contusione la borsa del ghiaccio esercitando una lieve pressione e lasciando agire per una decina di minuti circa;
- Il trattamento può essere ripetuto più volte al giorno per tre-quattro giorni;
- In alternativa, si può applicare localmente, un gel o uno spray refrigerante, acquistabili senza ricetta in farmacia;
- Sulla parte contusa potremo, nei giorni seguenti, utilizzare una pomata, (meglio se refrigerata in frigo), all’eparina, un glicosaminoglicano che riduce il gonfiore, con un effetto antinfiammatorio locale. L’eparina determina un miglioramento della fluidità del sangue riducendo la possibilità che si formino coaguli e la cosiddetta organizzazione dell’ematoma, che ne ritarda il riassorbimento. Non va applicata su pelle irritata, ferite, graffi, tagli, lesioni, piaghe, ascessi, ulcere, mucose e in caso di disturbi della coagulazione, come l’emofilia.
Contusioni: cosa non fare, no a calore o massaggi
Anche se l’istinto ci porta a voler massaggiare la parte colpita dal trauma, nel tentativo di alleviare il dolore, subito dopo una contusione, non dobbiamo assolutamente applicare calore o compiere dei massaggi. Entrambe le manovre possono aggravare la situazione, favorendo l’ulteriore fuoriuscita di sangue dai vasi.
Contusioni: rimedi naturali e fitoterapia
Oltre al semplice ghiaccio, ecco alcuni rimedi naturali utili per accelerare il processo di guarigione delle contusioni e il riassorbimento del livido (non applicare mai su pelle lesa):
- Arnica pomata: l’arnica possiede attività antinfiammatorie e antidolorifiche. La pomata (crema o gel) a base di arnica va applicata fino a tre volte al giorno per sei-sette giorni, con un leggerissimo massaggio. Può essere utilizzata anche dai bambini, ma non dobbiamo applicarla su lesioni, ferite, escoriazioni e durante la gravidanza e l’allattamento. Tra i possibili effetti collaterali, arrossamento nel caso di pelli delicate e sensibili. Dopo aver applicato la pomata è bene distenderci su letto o divano, posizionando un cuscino sotto la parte colpita, in modo da mantenerla più alta rispetto al resto del corpo. In questo modo, il sangue fuoriuscito dai vasi e i liquidi evitano di accumularsi troppo.
- Applicare sulla parte contusa foglie fresche, pestate in un mortaio di: cavolo, angelica, prezzemolo, iperico, pervinca, arnica;
- Prezzemolo triturato con sale e olio d’oliva;
- Impacchi a base di erbe dalle proprietà vulnerarie (lasciare raffreddare e poi impregnare con una tisana a scelta un piccolo asciugamano da applicare sulla contusione): infuso di calendula, 30 g di fiori essiccati in un litro di acqua bollente; infuso di issopo, 100 g di sommità fiorite essiccate in un l di acqua bollente; decotto di arnica, bollire 30 g di fiori e foglie essiccati in un litro di acqua per 10 minuti; decotto di valeriana, bollire 75 g di radici essiccate in 1 l di acqua per 10 minuti.
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