Una delle principali norme igieniche per prevenire le epidemie è quella di lavarsi spesso le mani. Mai come adesso, alla luce della preoccupante epidemia di coronavirus COVID-19, che pian piano assume sempre più i contorni di una pandemia, le linee guida a tutela della salute pubblica sottolineano l’importanza di un gesto semplice, quanto efficace per contenere la diffusione dei virus. Un nuovo studio epidemiologico del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, pubblicato sulla rivista Risk Analysis, afferma che lavarsi correttamente le mani potrebbe aiutare a ridurre del 70% il tasso di diffusione delle epidemie.
Il 30% delle persone non si lava le mani
Secondo i dati raccolti dai ricercatori il 70% delle persone dopo essere andate in bagno si lava le mani, ma di queste il 50% non lo fa correttamente (non usa il sapone o si deterge troppo velocemente). Il restante 30% non le lava proprio. “Riteniamo che, al massimo, 1 persona su 5 in un aeroporto abbia le mani pulite in un dato momento (ovvero il 20% della popolazione aeroportuale)”, scrivono i ricercatori.
Come lavarsi le mani correttamente
I ricercatori spiegano dunque qual è il modo più corretto per lavarsi le mani:
- usiamo sempre il sapone;
- strofiniamo i palmi, il dorso delle mani, insistendo tra le dita e sotto le unghie;
- poniamo dunque le mani, sempre strofinando bene, sotto l’acqua corrente per risciacquare;
- per mani perfettamente pulite, la detersione deve durare almeno 20 secondi.
Lo studio
Esaminando studi precedenti riguardanti i voli internazionali, i ricercatori hanno ottenuto dati sulla durata dei voli, sulle distanze percorse dai passeggeri, sulla quantità media di tempo trascorsa dalle persone dentro gli aeroporti, nonché sul loro modo di interagire con gli altri e con l’ambiente circostante, al fine di costruire simulazioni di schemi di contagio.
La ricerca ha anche individuato i 120 aeroporti aventi un ruolo chiave nella diffusione delle malattie infettive. Non si tratta solo degli aeroporti ad alto tasso traffico, ma anche di quelli che offrono collegamenti diretti con aeroporti più grandi, punti di transito di un numero significativo di passeggeri provenienti da diversi paesi. Tra questi l’aeroporto di Tokyo, in Giappone e di Honolulu, nelle Hawaii.
Lavarsi le mani può ridurre il tasso di diffusione delle epidemie del 70%
Secondo le stime, se il 60% anziché il 20% dei viaggiatori aerei si lavasse correttamente le mani, la diffusione delle infezioni potrebbe ridursi di quasi il 70%. Se anche solo il 10% di persone in più si lavassero correttamente le mani, il tasso di diffusione delle malattie contagiose si ridurrebbe fino al 24%.
“Il nostro studio”,affermano gli autori, “conclude che l’impegno della popolazione per una corretta igiene delle mani potrebbe essere una soluzione semplice ed efficace per prevenire la trasmissione di infezioni e ridurre il rischio di pandemie globali di massa“.
Gli studiosi consigliano pertanto di investire ancor di più in campagne educative che promuovano l’importanza del lavarsi spesso le mani. Anche l’aggiunta di più lavandini negli aeroporti, sia dentro che fuori dei bagni, potrebbe incoraggiare le persone a lavarsi le mani più spesso. Pulire e disinfettare le superfici negli aeroporti più frequentemente è un’altra misura necessaria per contenere le epidemie.
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