10.000 passi al giorno è quanto ci serve per non ingrassare e restare in salute: ma sarà davvero così? Chi lo ha stabilito? Sebbene i 10.000 passi al giorno siano diventati lo standard di riferimento per coloro che cercano di migliorare la propria salute, pochi sanno che tale numero è del tutto arbitrario ed è privo di un fondamento scientifico. Fatto sta che la scienza, nel tentativo di comprendere cosa c’è di vero dietro questa moda salutista, ha più volte sfatato il mito dei 10.000 passi al giorno.
Un nuovo studio randomizzato della Brigham Young University, appena pubblicato sul Journal of obesity, ha scoperto che i 10.000 passi al giorno non possono impedirci di ingrassare, pur restando una sana abitudine che limita la sedentarietà con benefici sulla salute.
Come nasce il mito dei 10.000 passi al giorno
La storia dei 10.000 passi al giorno è molto particolare. Tutto parte nel lontano 1964, in occasione delle Olimpiadi di Tokyo. Nel tentativo di sfruttare l’immensa popolarità offerta da tale evento, la società Yamasa progettò il primo contapassi indossabile al mondo, un dispositivo chiamato manpo-kei , che si traduce in “misuratore da 10.000 passi”, che secondo i promotori era l’obiettivo giornaliero da raggiungere per restare in forma e in salute.
Sembra incredibile, ma da allora la regola dei 10.000 passi al giorno, nata da una mera operazione di marketing, è stata adottata dai diversi organi che si occupano di salute in tutto il mondo e si trova persino annoverata tra le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
10.000 passi al giorno bastano per non ingrassare?
Il passaggio dalla scuola superiore all’università generalmente comporta un inesorabile aumento di peso. Studi precedenti hanno stimato che l’aumento di peso, tra gli studenti iscritti al primo anno di università, si aggiri intorno a 1 – 4 Kg. I ricercatori della Brigham Young University, non a caso, hanno assoldato 120 matricole, studentesse di college, con lo scopo di esaminare gli effetti di tre livelli di passi al giorno, su composizione e peso corporei.
Alle partecipanti allo studio è stato casualmente assegnato il compito di camminare 10.000, 12.500 o 15.000 passi al giorno, sei giorni a settimana per 24 settimane. Durante il periodo di studio i ricercatori hanno monitorato anche apporto calorico e dieta delle giovani.
Le studentesse indossavano un dispositivo contapassi 24 ore al giorno. In media, prima dell’inizio dello studio, le volontarie compivano già circa 9.600 passi al giorno. Alla fine dello studio è stato calcolato che le partecipanti al gruppo 10.000 passi avessero compiuto in media 11.066 passi, quelle del gruppo 12.500 passi, in media 13.638 passi e quelle del gruppo 15.000 passi, una media di 14.557 passi al giorno.
Anche superando i 15.000 passi al giorno le studentesse sono aumentate di peso
I ricercatori hanno dunque valutato se il superamento progressivo dei 10.000 passi al giorno (con incrementi del 25%) avrebbe ridotto al minimo l’aumento di peso e grasso tra le volontarie. La scoperta è stata sorprendente: anche le studentesse che facevano 15.000 passi al giorno, sono comunque ingrassate. Le matricole hanno guadagnato in media circa 1,5 kg nelle 24 settimane, nonostante l’esercizio fisico:
“L’esercizio da solo non è sempre il modo più efficace per perdere peso“, ha dichiarato l’autore principale dello studio Bruce Bailey: “Contare i passi, può avere il vantaggio di aumentare l’attività fisica, ma il nostro studio ha dimostrato che ciò non si tradurrà nel mantenimento del peso o nella prevenzione dell’aumento di peso.”
I 10.000 passi al giorno apportano comunque benefici per la salute
Sebbene il peso non sia stato influenzato dalla regola dei 10.000 passi, essa ha comunque avuto un impatto positivo sui modelli di attività fisica, che “potrebbero dare altri benefici sulla salute fisica e mentale”, sottolineano gli autori dello studio. Un risultato positivo, se non sorprendente, dello studio è stato che la sedentarietà si è drasticamente ridotta nei gruppi da 12.500 e 15.000 passi, con potenziali benefici che vanno oltre la gestione del peso corporeo.
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