Per generazioni, mamme e nonne hanno utilizzato la candeggina (Ipoclorito di sodio, NaClO) per pulire e disinfettare le loro case. Tuttavia questo comune detergente, pur utilizzato con tutte le precauzioni del caso, è tutt’altro che innocuo. I ricercatori dell’Università di Toronto, Canada, hanno appena scoperto che i vapori sprigionati dalla candeggina, in combinazione con la luce e un composto derivato dagli agrumi, presente in molti prodotti per la pulizia di casa, possono formare particelle sospese nell’aria (aerosol organici secondari) potenzialmente dannose se inalate da animali domestici o persone. I risultati della ricerca sono stati da poco pubblicati su Environmental Science & Technology di ACS publications.
Candeggina: come si formano gli aerosol tossici?
Secondo quanto evidenziato dai ricercatori canadesi i detersivi contenenti candeggina o la candeggina tal quale, contribuirebbero all’inquinamento domestico formando aerosol organici secondari, attraverso tre passaggi:
- La candeggina emette dei vapori contenenti cloro, come l’acido ipocloroso (HOCl) e il gas cloro (Cl2), che possono accumularsi a livelli relativamente elevati in ambienti domestici scarsamente ventilati;
- Questi gas possono reagire con altri prodotti chimici comunemente presenti nelle formulazioni di questi ed altri prodotti (cosmetici, deodoranti per ambienti, etc.) come il limonene, composto dal gradevole profumo agrumato;
- L’illuminazione interna o il sole che passa dalle finestre potrebbero infine scomporre HOCl e Cl2 in un radicale ossidrile e un atomo di cloro, capaci di reagire con altri composti per formare pericolose particelle d’aria chiamate aerosol organici secondari.
Lo studio
Il dott. Chen Wang, principale autore dello studio, e colleghi volevano vedere se i vapori di limonene e candeggina potessero reagire per produrre aerosol organici secondari in condizioni di luce o buio. Per far ciò i ricercatori hanno aggiunto limonene, HOCl e Cl2 all’aria di una camera ambientale e quindi hanno misurato i prodotti di reazione derivanti utilizzando la spettrometria di massa.
Al buio, il limonene e l’HOCl/Cl2 hanno reagito rapidamente per produrre una varietà di composti volatili. Ma quando il team ha acceso luci fluorescenti o ha esposto la camera alla luce solare, questi composti volatili hanno interagito con i radicali idrossilici e gli atomi di cloro generati dalla luce per formare aereosol organici secondari, ben più pericolosi per la salute di persone e animali.
Come ridurre l’inquinamento domestico da detersivi
Questi inquinanti domestici sono collegati a problemi respiratori e altri effetti negativi sulla salute e sebbene la composizione e i possibili danni derivati dall’inalazione di queste particelle debbano essere ulteriormente studiati, potrebbero comportare dei rischi professionali per le persone coinvolte nelle attività di pulizia, concludono i ricercatori. Buona norma resta dunque quella di arieggiare i locali quando si utilizzano candeggina ed altri detersivi, al fine di disperdere il più possibile gli agenti chimici sprigionati da questi prodotti e ridurre il pericolo di inquinamento domestico.
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