Sotto il genere Notocactus o Parodia (nome più recente) sono comprese diverse specie (spp) di Cactaceae di facile coltivazione e capaci di regalarci spettacolari ed inaspettate fioriture estive diurne. I Notocactus sono originari dell’America del Sud, dove queste piante grasse sono abituate a sopportare correnti d’aria calda. Da qui l’etimologia del termine Notocactus: “Notos” in greco significa “noto”, antico nome con cui si indicava l’austro, un vento che spira dal sud.
Il genere che più recentemente ha sostituito Notocactus, ovvero Parodia, è dedicato invece al botanico e naturalista italiano Domingo Parodi (1823-1890) vissuto in sud America. Se cerchiamo nei vivai queste piante grasse ricordiamo dunque che potrebbero essere conosciute come Notocactus o Parodia, ma anche classificate sotto i generi Eriocactus, Malacocarpus o Wigginsia.
Notocactus o Parodia: le specie più belle
Facili da coltivare, i Notocactus, a seconda della specie, presentano una forma allungata o tondeggiante, più o meno densa di spine sulla cui cima sbocciano dei fiori molto vistosi, a imbuto con petali stretti, solitari o in gruppi di due o tre. Altra caratteristica, che accomuna gran parte delle specie di Parodia, è che tendono a formare numerosi polloni basali a partire dalla pianta madre, riempendo in breve tempo il vaso in larghezza.
Ma prima di scoprire coltivazione, cura e moltiplicazione del Notocactus vediamo di seguito quali sono le specie più belle:
Parodia leninghausii ex Notocactus leninghausii
Parodia leninghausii ex Notocactus leninghausii o Eriocactus leninghausii, proviene dal sud del Brasile. Densamente ricoperta di spine gialle, questa pianta grassa da giovane ha una forma tondeggiante che poi tende ad allungarsi a colonna, elevandosi fino ad un metro di altezza. Ama la luce e sopporta molto bene anche il pieno sole nei mesi estivi, durante i quali fiorisce con bellissimi fiori gialli.
Notocactus magnifica o Parodia magnifica
Il Notocactus magnificus o Parodia magnifica presenta una forma sferica con costolature ben separate ed evidenti, lungo le quali si dispongono le spine. Tende a formare gruppi a molte “teste” d’aspetto monumentale che le hanno fatto meritare l’appellativo di “magnifico”. I suoi delicati e grandi fiori gialli sono in grado di ingentilire l’aspetto poco rassicurante delle temibili spine.
Notocactus herteri o Parodia herteri
Notocactus herteri o Parodia herteri è una piantina grassa a forma di palla, leggermente depressa al centro, che raggiunge al massimo il diametro di 15 cm. Sulle costolature si dispongono delle spine a rosetta di color rosso e bianco, ma l’aspetto più straordinario è quello dei fiori di color rosa acceso con il centro giallo.
Brasilicactus graessneri o Notocactus graessneri
Brasilicactus graessneri o Notocactus graessneri è un’altra bella piantina grassa che non produce polloni. Particolarmente delicata nei primi anni di crescita, offre fiori verdi e gialli e può raggiungere i 15 cm di diametro.
Notocactus haselbergii o Parodia haselbergii
Simile nell’aspetto al Notocactus graessneri, ma più rara da trovare nei vivai, è il Notocactus haselbergii o Parodia haselbergii, che si distingue per il colore bianco argento delle spine e il colore rosso-arancio dei fiori.
Notocactus: esposizione
D’estate i Notocactus possono essere portati all’aperto ed esposti al sole diretto. Attenzione solo alle piantine più giovani che preferiscono un’esposizione a mezzombra. D’inverno è sufficiente spostare le Parodia in un luogo fresco e luminoso, come ad esempio l’androne delle scale o dentro casa, in una stanza non climatizzata, nei pressi di una finestra dove la temperatura non scenda mai sotto i 10° C. Al sud e dove il clima lo permetta è possibile lasciare questi cactus tutto l’anno all’aperto, avendo cura che non si formino ristagni idrici a causa delle piogge nei periodi più freddi.
Terreno e rinvaso del Notocactus
Le Parodia crescono bene in vasi o ciotole in cui sia posto del terriccio per cactacee o comunque molto sabbioso. Assicuriamoci che il vaso sia ben drenato onde evitare pericolosi ristagni di acqua. Le piante adulte si rinvasano generalmente ogni 3-4 anni, mentre quelle più giovani, come le piantine che troviamo nei Garden center per pochi Euro, vanno rinvasate ogni 1-2 anni.
Parodia: innaffiature e concimazione
Per quanto concerne le necessità idriche del Notocactus, sarà sufficiente annaffiare una volta a settimana d’estate ed una volta al mese d’inverno. Il Notocactus non richiede particolari concimazioni, ma per avere piante belle, capaci di produrre fiori a profusione, possiamo optare per un concime ternario specifico per piante grasse (basso dosaggio, circa la metà di quello consigliato sulla confezione del prodotto), povero di Azoto, ricco di Fosforo e Potassio (1 parte di Azoto, 2-3 parti di Fosforo, 4-6 parti di Potassio, ideale il rapporto 6-18-36), da fornire solo 3 volte da aprile a settembre (prima concimazione ad aprile, seconda in giugno, ultima a settembre).
Moltiplicazione del Notocactus
Per moltiplicare le varie specie di Parodia possiamo partire dai semi. La semina va effettuata in primavera utilizzando un apposito terriccio per cactacee. Teniamo i vasetti in cui avremo piantato i semi in un ambiente con una temperatura costante di 20° C e in posizione ombreggiata, almeno fin quando le piantine non avranno raggiunto 1 cm d’altezza. La moltiplicazione dei Notocactus può avvenire più facilmente anche per talea.
Stacchiamo i polloni laterali e prima di piantarli in un terriccio sabbioso per cactacee, lasciamoli asciugare per alcuni giorni. Dopo circa tre mesi potranno essere trapiantati. Se il nostro Notocactus leninghausii tende ad allungarsi troppo è possibile tagliare il fusto ed approfittarne per produrre delle talee da piantare nella sabbia umida. Le porzioni tronche produrranno dei germogli che possono a loro volta essere staccati e utilizzati come talee all’inizio della primavera.
Malattie e parassiti del Notocactus
Come tutte le succulente, anche le Parodia sono sensibili all’attacco di alcuni funghi che provocano marciumi, nonché all’attacco di afidi, ragnetto rosso e cocciniglia. Per prevenire i marciumi non esageriamo con le annaffiature e se la malattia dovesse presentarsi trattiamo tempestivamente con prodotti a base di rame. Se notiamo la presenza di insetti parassiti, spesso nascosti tra le costolature o all’inserzione dei polloni, alla base della pianta, possiamo provare a rimuoverli manualmente.
La cocciniglia può essere ad esempio rimossa con un batuffolo di cotone o un cotton fioc imbevuti di alcol. Gli afidi possono essere combattuti con una soluzione di acqua e sapone di Marsiglia: 5 g di sapone disciolto in un litro di acqua calda; lasciamo intiepidire, dopodiché spruzziamo sulla pianta. Se l’infestazione è imponente in ultima analisi conviene utilizzare specifici insetticidi, come l’olio bianco contro la cocciniglia o a base di piretro contro gli afidi, acaricidi contro il ragnetto rosso ed altri insetticidi facilmente reperibili in qualsiasi garden center.
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