L’ayurveda, parola che in sancrito significa “scienza della vita”, è la medicina tradizionale indiana che non insegna solo a ritrovare il benessere rispettando i ritmi della natura, ma anche a mangiare meglio. Secondo la medicina ayurvedica in ogni persona sono presenti 3 differenti Dosha – Vata, Pitta e Kapha – ovvero 3 diversi principi metabolici da cui risulta la costituzione di ciascun individuo. Dall’equilibrio dei Dosha dipende lo stato di salute di ciascuno di noi, ma normalmente uno dei 3 è dominante rispetto agli altri. Conoscere qual è il tuo dosha dominante ti permetterà di seguire una dieta in linea con il tuo tipo costituzionale e le tue esigenze di corpo e mente, così da rimetterti in forma e risolvere i disturbi collegati a una dieta sbagliata.
Tipi costituzionali secondo l’ayurveda: Vata, Pitta e Kapha
Sei Vata, Pitta o Kapha? Per riconoscere il tuo Dosha dominante devi valutare alcune caratteristiche fisiche e caratteriali:
- Vata: la persona in cui prevale questo Dosha ha un fisico sottile, la pelle secca e gli occhi piccoli castani o neri. Tende ad avere mani e piedi freddi. È veloce nel mangiare e nel camminare, così come sul lavoro. Tuttavia si stanca facilmente, con la frequente sensazione di “pile scariche”. La persona Vata è ansiosa, spesso spendacciona e tende a preoccuparsi senza motivo o al contrario ad avere un entusiasmo eccessivo, sperimentando molti alti e bassi emotivi. Mal sopporta grandi responsabilità e temperature troppo basse;
- Pitta: la persona appartenente a questo Dosha ha una corporatura media, capelli biondi o ramati che tendono a diradarsi presto. La pelle è delicata, con parecchi nei o lentiggini. Di solito suda molto e ha un ottimo appetito. È aperta al pubblico, dotata di ottima favella, capace di coinvolgere con grandi discorsi, precisa e pungente. Il soggetto Pitta è un esteta che ama circondarsi di cose belle, ma è anche a forte rischio di stress;
- Kapha: con questo elemento predominante la corporatura è robusta, la pelle grassa, gli occhi chiari e i capelli scuri. Chi è Kapha, resiste bene alla fatica e predilige cibi caldi e secchi. Vanta un carattere stabile e ha un forte impulso sessuale. Tuttavia tende alla sedentarietà.
Dieta e Dosha: regole generali
Anche se in misura diversa, secondo l’ayurveda portare in tavola cibi freddi risulta controproducente per tutti i Dosha. In linea generale è meglio puntare su alimenti caldi, tiepidi o brodosi e solo di rado concedersi delle verdure crude. Meglio limitare (o eliminare del tutto) fritti e carne, in particolare quella rossa e gli insaccati. Sì invece ai latticini freschi e al pesce di piccole dimensioni, così come sono promossi i cereali, soprattutto il riso basmati. Piccole dosi concesse per il grano saraceno, perché è molto riscaldante.
Secondo l’alimentazione ayurvedica è necessario assumere 2 litri al giorno di acqua rigorosamente a temperatura ambiente. L’acqua va sorseggiata poco alla volta durante l’intera giornata, in modo da riuscire a “digerirla meglio”. Evitare le bibite gassate e i succhi di frutta preconfezionati. Ok invece a latte di cocco o di mandorle, al succo di aloe vera, dolcificata eventualmente con del miele. Per mantenere in equilibrio i Dosha attraverso la dieta perfette anche le tisane preparate con miscele di erbe e spezie come menta, finocchio o coriandolo, karkadè.
I sapori secondo l’ayurveda
A breve vedremo qual è la dieta ideale per ciascun Dosha, ma ecco alcuni esempi dei sapori da prediligere o evitare che verranno indicati a seconda del dosha o tipo costituzionale:
- Amaro: rapa rossa, radicchio, verdura a foglia verde;
- Pungente: zenzero, melanzane, senape, ravanello;
- Dolce: uva, mirtilli, datteri, latticini;
- Astringente: mele, fichi, melograno, tè;
- Acido: yogurt, cibi, fermentati, pomodori;
- Salato: cibi con aggiunta di sale, salsa di soia.
Alimentazione per riequilibrare il Dosha Vata
Vata governa l’equilibrio sensoriale, mentale e il movimento. La sua sede principale è il colon e, quando questo dosha è in equilibro, vengono eliminate meglio le tossine, migliora la respirazione e si è mentalmente più lucidi e creativi. Un eccesso di Vata provoca costipazione, insonnia, confusione e nervosismo. Per riequilibrare il dosha Vata dobbiamo ridurre il consumo di cibi freddi, crudi, secchi e troppo dolci, quelli dal sapore astringente (frutta acerba, melograno, carciofi, legumi, prodotti ricchi di tannino tipo il tè), pungente (con peperoncino, cipolla, pepe) e amaro. Prediligiamo i cibi moderatamente dolci, aspri o salati. Ok anche ad alimenti oleosi (semi e frutta secca), caldi e ben cotti, umidi (come le creme) e conditi con olio. Condimenti ideali: olio di oliva, olio di sesamo, olio di arachidi.
Alimentazione per riequilibrare il dosha Pitta
Pitta influenza la percezione visiva, la sete, la fame, il coraggio. Ha sede nel fegato: quando è in equilibrio, la digestione è agevolata e si riescono a gestire meglio le situazioni più complesse. Un eccesso di Pitta causa una sensazione esagerata di calore e bruciore, fame e sete intense e difficoltà a dormire, oltre a indurre fermentazioni intestinali, infiammazioni e sudorazione eccessiva.
Per riequilibrare il Dosha Pitta puntiamo sugli alimenti dal gusto dolce, amaro e astringente. Consigliati i vegetali (verdura, frutta, cereali) e i piatti a temperatura tiepida. Meglio evitare cibi aspri, salati e pungenti come carne, insaccati, grano saraceno, cannella, pomodori, peperoncino, pepe, melanzane, peperoni, kiwi, agrumi. Un’eccezione è lo zenzero, considerato rinfrescante per l’apparato digerente. Come condimento prediligere il ghee (burro chiarificato).
Alimentazione per riequilibrare il dosha Kapha
Kapha ha il potere di unire e nutrire. La sua sede principale è il sistema immunitario. Quando questo Dosha è in equilibrio, il sonno è più profondo e tranquillo, migliora la concentrazione e la memoria. Un eccesso di Kapha provoca letargia, senso di pesantezza, raffreddamento, debolezza degli arti, tosse, respiro affannoso. La mancanza di equilibrio di questo Dosha favorisce inoltre l’aumento di peso e la ritenzione idrica.
Per riequilibrare il dosha Kapha portiamo in tavola cibi dal sapore amaro, pungente e astringente, che siano anche asciutti e caldi. Sconsigliati gli alimenti dolci, aspri e salati, oltre che i piatti freddi, quelli troppo brodosi e i fritti. Se vogliamo consumare un’insalata fresca o un cibo fresco, meglio farlo a pranzo anziché a cena per digerirlo meglio. Da evitare: gelato, pizza, farine raffinate. Condimenti da prediligere: olio di oliva, olio di mais.
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