Le bacche di Acai (açaì, si pronuncia “asaì”) sono il frutto dell’Euterpe olearacea, una palma appartenente alla famiglia delle Araceae, originaria delle foreste pluviali dell’Amazzonia. Le bacche di acai assomigliano a dei chicchi d’uva nera del diametro di 1-2 cm, ma con poca polpa (il seme occupa l’80% del frutto). Il loro sapore ricorda un mix di cioccolato e frutti di bosco, con un leggero retrogusto metallico. In quest’articolo verranno descritti proprietà nutrizionali, benefici, controindicazioni ed uso delle bacche di acai, in considerazione anche delle ultime scoperte scientifiche.
Bacche di Acai: superfood dalle mille proprietà e benefici
Le bacche di Acai rientrano tra i cosiddetti “superfood“, superalimenti dalle sorprendenti virtù medicinali. Ricche di antociani, alle bacche di acai vengono attribuite diverse proprietà tra cui quella antiossidante, antinfiammatoria, ipocolesterolemizzante, ipoglicemizzante, anticancro e dimagrante.
Per la verità gli stessi benefici delle bacche di acai sono in parte ottenibili con il consumo di altri frutti, decisamente più comuni, come il mirtillo o il melograno. Vale la pena comunque conoscere perché le bacche di acai potrebbero giovare alla nostra salute.
Le bacche di acai proteggono dal morbo di Alzheimer e Parkinson
Non esiste ancora una cura definitiva per malattie neurodegenerative legate all’invecchiamento come il morbo di Alzheimer o il morbo di Parkinson. Tuttavia secondo uno studio del 2014, una dieta ricca di antociani, molecole presenti in molti frutti blu-viola come mirtilli, ribes nero, bacche di sambuco e anche nelle bacche di acai, sarebbe in grado di ridurre lo stress ossidativo e la neuroinfiammazione, migliorando la memoria e le funzioni cognitive. Si teorizza che gli antociani proteggano la salute del cervello attraverso l’attivazione della segnalazione sinaptica ed il miglioramento del flusso sanguigno cerebrale.
Le bacche di acai abbassano il colesterolo e proteggono la salute del cuore
Un altro studio sostiene che un consumo regolare di antociani, di cui le bacche di acai sono ricche, possa ridurre il rischio di infarto del 32% nelle donne giovani e di mezza età. Le bacche di acai contengono anche grassi sani della serie Omega 3 e fibre che aiutano ad abbassare il colesterolo “cattivo” (LDL) e aumentare quello “buono” (HDL). Numerosi studi associano un rischio significativamente più basso di malattie cardiovascolari e mortalità per tutte le cause, ad un elevato consumo di fibre, altro elemento presente nelle bacche di acai. Il National Center for Complementary and Integrative and Health (NCCIH) afferma che il consumo di bacche di acai possa aiutare a ridurre i livelli di colesterolo e di glicemia nel sangue delle persone obese o in sovrappeso.
Proprietà anticancro delle bacche di acai
Sempre in riferimento alle antocianine, presenti nelle bacche di acai (ma anche in altri frutti blu-viola), esse aiuterebbero anche a prevenire il cancro. Studi su cellule coltivate in vitro e animali in vivo, hanno dimostrato che le antocianine combattono il cancro, in quanto capaci di:
- agire come antiossidanti;
- attivare enzimi disintossicanti;
- prevenire la proliferazione delle cellule tumorali;
- indurre la morte delle cellule tumorali (apoptosi);
- avere effetti antinfiammatori;
- inibire parte dell’inizio della formazione di tumori;
- prevenire la formazione di metastasi.
Un piccolo studio su 25 pazienti con tumore del colon-retto ha scoperto che l’assunzione per 7 giorni di 0,5-2,0 g di antociani riesce ad apportare dei miglioramenti sovrapponibili a quelli ottenuti con altre terapie convenzionali. Tuttavia sono necessari ulteriori studi sull’uomo per confermare l’attività anti-cancro delle antocianine e dunque delle bacche di acai.
Le bacche di acai aiutano nel recupero post allenamento
Le bacche di acai sono un alimento ad alto contenuto energetico pertanto considerate molto adatte alla dieta degli sportivi. I primi infatti ad introdurre le bacche di acai nella loro alimentazione furono i surfisti brasiliani e in seguito i calciatori della nazionale brasiliana. Ma secondo uno studio del 2015 il consumo di succo di bacche di acai non aiuterebbe affatto nel migliorare le prestazioni sportive.
Vero è che la bevanda a base di bacche di acai aumenta l’attività antiossidante plasmatica, migliora i profili lipidici sierici e sembra aiutare il recupero post allenamento delle lesioni muscolari indotte dall’esercizio fisico.
Le bacche di acai fanno dimagrire?
Alcune aziende affermano che gli integratori a base di bacche di acai facciano dimagrire, ma secondo il NCCIH: “Non sono stati pubblicati studi indipendenti su riviste sottoposte a revisione paritaria che confermino le affermazioni secondo cui i soli integratori di acai promuovano una rapida perdita di peso. I ricercatori che hanno studiato il profilo di sicurezza di un succo fortificato con acai negli animali, hanno osservato che non ci sono state variazioni di peso corporeo nei ratti che avevano assunto il succo rispetto al gruppo di controllo “.
Dunque meglio non lasciarsi abbagliare da chi promette un rapido dimagrimento grazie a “pillole magiche” o “polveri miracolose” a base di bacche di acai, frutto senz’altro salutare, ma non utile ai fini dimagranti.
Proprietà nutrizionali delle bacche di acai
La polvere di bacche di acai, la forma più comune del frutto che possiamo trovare in vendita presso negozi bio, erboristerie o anche on-line, contiene (valori nutrizionali per 100 g):
- calorie: 614 Kcal;
- grassi: 54 g di cui saturi 14 g;
- carboidrati: 13 g, di cui zuccheri 1 g;
- fibre: 20 g;
- proteine: 9 g;
- vitamina A: 645 µg;
- potassio: 1990 mg;
- calcio: 271 mg;
- ferro: 4,16 mg.
Come si può notare le bacche di acai sono particolarmente ricche di acidi grassi, rappresentati per la gran parte da acido oleico (Omega 9), palmitico (acido grasso saturo) e linoleico (Omega 6). Sebbene le bacche di acai contengano pochissime proteine totali, nelle polvere ritroviamo 19 aminoacidi e diversi steroli, tra cui campesterolo, stigmasterolo e beta-sitosterolo. I fitochimici delle bacche di acai includono principalmente antociani e proantocianidine, che sono dei potentissimi antiossidanti.
Bacche di acai: come assumerle, ricette
Il sapore gradevole della polvere di acai si abbina bene a barrette di avena, cereali e muesli fatti in casa. Con la polvere di acai si preparano ad esempio le acai bwol, delle gustose ciotole di frutta fresca, frutta secca , yogurt, cereali, etc. ottime a colazione o come spuntino. Ecco una ricetta di acai bowl semplice e sfiziosa, ideata dalla blogger americana Kara Lydon:
Acai Bowl tropicale:
- 1 cucchiaio di polvere di acai
- 1 banana congelata
- 1/4 di tazza di latte di cocco
- 1/4 di tazza di ananas a pezzetti
- 1 kiwi, a fette
- 1/4 di tazza di mango a pezzetti
- 1/4 di tazza di muesli
- 1 cucchiaio di semi di canapa
ISTRUZIONI
1. In un frullatore, aggiungi la banana, la polvere di acai, il latte di cocco e frulla il tutto finché non otterrai un composto liscio ed omogeneo;
2. Versa il composto in una ciotola e aggiungi la frutta fresca, il muesli e i semi di canapa.
Questa ricetta è solo un esempio di come si possono assumere le bacche di acai. È possibile trovare molte altre ricette di acai bowl navigando sul web o lasciarsi ispirare da ciò che ci suggerisce la nostra fantasia.
Bacche di acai: controindicazioni ed effetti collaterali
Quest’ultimo paragrafo riguarda controindicazioni e effetti collaterali delle bacche di acai. Ci sono poche informazioni affidabili sulla sicurezza delle bacche di acai come integratore, sulle interazioni farmacologiche e i possibili effetti collaterali. Per tali ragioni consultare sempre il medico prima di decidere di iniziare ad assumere integratori di bacche di acai, specie durante gravidanza e allattamento. Non sembrano esserci problemi di sorta se il frutto viene consumato tal quale o sotto forma di succo, tranne ovviamente nei casi di sensibilità individuali e allergie nei confronti dell’alimento.
Come altri frutti ricchi di fibre, l’assunzione di bacche di acai può provocare diarrea e meteorismo. Un curioso effetto collaterale delle bacche di acai riguarda la risonanza magnetica: sembra che il consumo di grandi quantità del frutto, prima di quest’esame, possa influire sui risultati.
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