Lo Streptococcus pneumoniae è la principale causa di polmonite al mondo, ma secondo una recente ricerca dell’Università di Melbourne, realizzata in collaborazione con l’Università del Queensland e l’Università di Adelaide, l’assunzione di zinco mediante la dieta potrebbe proteggerci dall’infezione. Lo studio, pubblicato su PLOS Pathogens, illustra per la prima come lo zinco sia in grado di agire da antimicrobico dando man forte al nostro sistema immunitario durante un attacco di Streptococcus pneumoniae.
Zinco: proprietà, sintomi della carenza
La carenza di zinco da lieve a moderata è molto diffusa. Si stima che a livello globale essa riguardi quasi due miliardi di persone. La carenza di zinco comporta una maggiore suscettibilità alle infezioni batteriche, specie a carico dei polmoni e dell’intestino, ma fino ad oggi non se ne comprendeva il perché. Questo oligoelemento svolge innumerevoli funzioni nel nostro organismo:
- rientra nella composizione dei catalizzatori biologi;
- è necessario per il corretto funzionamento di molti ormoni, inclusa l’insulina, l’ormone della crescita e gli ormoni sessuali;
- è necessario per il corretto funzionamento di molti enzimi e fattori di trascrizione;
- è indispensabile per lo sviluppo del feto;
- contrasta lo stress ossidativo (azione antiossidante).
La carenza di zinco si manifesta con i seguenti sintomi:
- maggiore suscettibilità alle infezioni;
- alterazioni cutanee (come ad esempio le smagliature);
- alopecia;
- unghie fragili e sottili;
- stanchezza, debolezza generale;
- ferite che cicatrizzano con maggiore difficoltà.
Data l’importanza cruciale di questo oligomento, e la pericolosità dello Streptococcus pneumoniae molto diffuso nelle regioni con deficit di Zinco endemico con tassi di mortalità che raggiungono anche il 12% nei bambini di età inferiore ai 5 anni, i ricercatori australiani hanno dunque deciso di indagare il legame tra carenza di zinco e polmonite batterica.
Come lo zinco ci protegge dall’attacco dello Streptococcus pneumoniae
Sotto la guida del dott. Christopher McDevitt, gli scienziati australiani hanno scoperto come il sistema immunitario utilizza lo zinco per proteggere l’organismo durante un’infezione da Streptococcus pneumoniae. I ricercatori si sono avvalsi di sofisticate tecniche di imaging all’avanguardia. I test sono stati effettuati in un primo momento su dei topi alimentati con diverse concentrazioni di zinco.
I roditori con una minore assunzione di zinco hanno ceduto alle infezioni fino a tre volte più velocemente rispetto a quelli alimentari con diete più ricche di zinco. Il dott. Eijkelkamp, coautore dello studio rivela: “Il nostro lavoro mostra che lo zinco viene mobilitato in siti di infezione in cui sollecita i batteri invasori e aiuta le cellule immunitarie specifiche a uccidere lo Streptococcus pneumoniae“.
Risultati simili anche su cellule umane
Successivamente gli effetti dello zinco sono stati dimostrati anche su specifiche cellule immunitarie umane, i neutrofili, capaci di utilizzare lo zinco proprio per uccidere ed eliminare l’invasore Streptococcus pneumoniae. Questa scoperta invita a considerare il ruolo cruciale dello zinco nell’ambito di programmi governativi da adottare per la prevenzione della polmonite batterica: “I nostri risultati evidenziano l’importanza di garantire dosi sufficienti di zinco alimentare come parte di qualsiasi strategia da applicare sulla popolazione per controllare la portata della malattia da pneumococco in combinazione con la vaccinazione e altri approcci antimicrobici“, conclude il professor McDevitt.
Fonti alimentari di zinco
Per rafforzare dunque il nostro sistema immunitario non facciamo mai mancare lo zinco nella nostra dieta. Il fabbisogno giornaliero di tale minerale è di 2-10 mg. Coloro che necessitano delle dosi più elevate di zinco, secondo i LARN, sono bambini, adolescenti, adulti maschi, donne in gravidanza e durante l’allattamento. Le fonti alimentari principali di zinco sono:
- ostriche
- granchio
- frutti di mare
- funghi
- fagioli
- pistacchi
- mandorle
- noci
- arachidi
- ceci
- quinoa
- miglio
- lenticchie
- anacardi
- pinoli
- semi di zucca
- semi di girasole
- semi di sesamo
- carne di manzo
- carne di pollo
- carne di agnello
- fegato
- uova
- latticini.
Ricordiamo che lo zinco contenuto negli alimenti di origine animale e maggiormente assimilabile di quello contenuto in alimenti di origine vegetale. Una corretta, sana e varia alimentazione è in genere in grado di garantire le quantità sufficienti di zinco, senza la necessità di dover ricorrere ad integratori alimentari. Anche l’eccesso di zinco (raro) può essere dannoso per la salute e provocare: nausea, vomito, diarrea, riduzione dell’assorbimento del rame, anemia. Consultare sempre il medico per chiarire ogni dubbio o domanda.
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