Il resveratrolo, è un composto che si trova naturalmente nel vino rosso, cui vengono attribuite numerose proprietà legate alla sua attività antiossidante, come quella antinvecchiamento, cardioprotettiva e antitumorale. Ma le virtù del resveratrolo non sembrano fermarsi qui. Un nuovo studio dell’Università di medicina di Xuzhou, Cina, ha indagato i meccanismi dietro le attività antidepressive e ansiolitiche del resveratrolo al fine di trovare cure alternative contro ansia e depressione.
Lo studio appare sulla rivista scientifica Neuropharmacology con il titolo “The antidepressant- and anxiolytic-like effects of resveratrol: Involvement of phosphodiesterase-4D inhibition” (Gli effetti antidepressivi e ansiolitici del resveratrolo: coinvolgimento dell’inibizione della fosfodiesterasi-4D).
Ansia e depressione: è necessario trovare nuove terapie
Ansia e depressione sono mali dell’anima che colpiscono un numero sempre maggiore di persone. Per la cura di questi disturbi si ricorre a farmaci ansiolitici e antidepressivi. Ma come sottolineano gli autori del presente studio: “solo un terzo degli individui con depressione o ansia mostra una remissione completa in risposta a questi farmaci“. Attualmente, la maggior parte dei farmaci prescritti per la cura di ansia e depressione interagiscono con i percorsi della serotonina o della noradrenalina nel cervello.
Trovare nuovi bersagli farmacologici potrebbe costituire il punto di partenza per nuove cure più efficaci. Ed è qui che entra in gioco il resveratrolo, i cui meccanismi legati all’attività antidepressiva e ansiolitica sono stati testati su topi normali e ingegnerizzati e neuroni di topo in coltura (simili a quelli dell’ippocampo umano).
Bersagli terapeutici alternativi per il trattamento di ansia e depressione
Il resveratrolo precedentemente aveva già dimostrato di possedere proprietà antidepressive ansiolotiche sui topi, in quanto capace di aumentare i livelli dell’adenosina monofosfato ciclico (cAMP) in numerosi tipi di cellule. Importante in molti processi biologici, il cAMP è un secondo messaggero, ovvero una molecola che risponde ai segnali esterni alla cellula, come gli ormoni, e trasmette il messaggio alle regioni pertinenti all’interno della cellula.
Gli autori del nuovo studio spiegano: “Considerando che il cAMP è un regolatore primario per la comunicazione intracellulare nel cervello, è un bersaglio interessante per l’intervento terapeutico nei disturbi mentali.” PDE4 è una famiglia di enzimi che scompone il cAMP, aiutando a regolare i livelli di questa molecola all’interno delle cellule. Livelli più elevati di PDE4 portano ad una maggiore riduzione del cAMP. Alcuni studi precedenti hanno suggerito un ruolo della PDE4 sulla comparsa di depressione e ansia.
Quali sono le cause di ansia e depressione?
Gli esperti non comprendono ancora fino in fondo quali siano le cause di ansia e depressione e perché queste malattie mentali colpiscano alcune persone e ne risparmino altre. Esiste una teoria, chiamata ipotesi glucocorticoide, secondo cui il corpo rilascia glucocorticoidi, tra cui il cortisolo, ogni qual volta siamo sotto stress.
Questi ormoni aiutano a preparare il corpo a fronteggiare una crisi imminente e ad alzare la guardia. Ma se lo stress diventa cronico il rilascio continuo di glucocorticoidi può causare danni ai neuroni dell’ippocampo, aprendo così la strada ad ansia e depressione.
Gli scienziati cinesi, a conferma di tale teoria, hanno scoperto che un aumento dei livelli di corticosterone (l’equivalente nei roditori del cortisolo) produce lesioni cellulari nel cervello e un aumento dei livelli di PDE4D, sostanza simile al PDE4 umano.
Proprietà ansiolitiche e antidepressive del resveratrolo
I ricercatori cinesi hanno dimostrato che il trattamento con resveratrolo riusciva tuttavia ad invertire l’aumento della PDE4D e a ridurre il numero di lesioni cellulari. Il resveratrolo ha inoltre persino impedito la riduzione del cAMP. Anche nei topi modificati geneticamente in modo che non fossero in grado di produrre PDE4D, il resveratrolo ha potenziato gli effetti protettivi del cAMP.
L’eccezionale scoperta ha dunque rivelato con quali meccanismi molecolari il resveratrolo agisce contro ansia e depressione: “[questi] risultati dimostrano che gli effetti antidepressivi e ansiolitici del resveratrolo sono mediati principalmente dall’inibizione della PDE4D” spiegano gli studiosi cinesi. Il Dott. Ying Xu, uno degli autori principali, pertanto afferma: “Il resveratrolo può essere un’alternativa efficace ai farmaci per il trattamento di pazienti affetti da depressione e disturbi d’ansia.”
Limiti dello studio
Nonostante i facili entusiasmi, è difficile ovviamente trasporre i risultati ottenuti sui topi sull’essere umano. Tuttavia questa ricerca ha il pregio di fornire nuovi tasselli per la comprensione dell’origine di ansia e depressione. Futuri studi clinici sull’uomo saranno necessari per confermare le effettive attività antidepressive e ansiolitiche del resveratrolo.
Infine inutile, se non dannoso, sarà concedersi qualche bicchiere di vino di troppo nella speranza di trattare in maniera naturale le due malattie: gli effetti benefici del resveratrolo vengono annullati, se non sopraffatti dalla presenza dell’etanolo. Meglio dunque provare ad assumere questo prezioso polifenolo attraverso degli integratori alimentari o mangiando dell’uva rossa con la buccia, succo d’uva, arachidi, more di gelso, frutti di bosco e pinoli, tutte fonti alimentari naturali.
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