Epatite: integratori curcuma sicuri, non sono la causa

Dopo i numerosi casi di epatite colestatica acuta e non infettiva registrati tra maggio e giugno, apparentemente associati al consumo di integratori a base di curcumina (principio attivo della Curcuma longa), il ministero della Salute ha disposto delle attente indagini. Le analisi effettuate su campioni di integratori di curcuma da parte di un gruppo interdisciplinare di esperti e dal Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale: “hanno escluso la presenza di contaminanti o di sostanze volontariamente aggiunte quali possibili cause del danno epatico.

Tuttavia il ministero della salute ha cercato di fornire altre spiegazioni dietro la preoccupante associazione integratori di curcuma ed epatite.

Curcuma: causa l’epatite?

Facciamo un passo indietro. Il sospetto di un legame tra consumo di integratori di curcuma e epatite colestatica acuta non infettiva, nasce quando, a partire da Maggio 2019, in poche settimane si è visto un incremento di ricoveri ospedalieri (ad oggi 22 o forse più) di pazienti che riferivano sempre un particolare: tutti erano consumatori di integratori a base di Curcuma longa e solo in un caso di polvere di curcuma. Da qui allerte e ritiro dei lotti di prodotti “incriminati”.

Questi erano importati e distribuiti da aziende diverse, con dosi molto variabili di curcumina, anche se nella maggior parte dei casi la presenza della sostanza era elevata e spesso associata ad altri ingredienti volti ad aumentarne l’assorbimento, come la piperina. Contemporaneamente è stata creata una task force di esperti convocati dal ministero della salute per compiere delle analisi ed indagare i vari aspetti della vicenda.

“Nessuna presenza di contaminanti”

Secondo quanto reso noto da un comunicato del ministero della Salute i casi di epatite colestatica acuta e non infettiva non dipendono affatto dalla presenza di contaminanti o sostanze volontariamente aggiunte agli integratori di curcuma o dalla pericolosità dei prodotti in sé.

Essi: “sono verosimilmente da ricondurre a particolari condizioni di suscettibilità individuale o ad alterazioni preesistenti della funzione epato-biliare (anche latenti) oppure alla concomitante assunzione di farmaci. Dunque lo sviluppo delle malattie a carico del fegato in seguito all’assunzione di integratori di curcuma potrebbe piuttosto dipendere da:

  • idiosincrasie: reazioni avverse imprevedibili non legate a reazioni allergiche, ma dovute a carenze enzimatiche o ad eccessiva sensibilità ad una sostanza;
  • malattie epato-biliari, anche latenti: come calcolosi, etc.;
  • Possibili interazioni con altri farmaci.

Integratori di curcuma: nuove avvertenze sulle etichette

L’epatite colestatica acuta e non infettiva non sono dunque altro che dei possibili effetti collaterali in grado di manifestarsi in determinati consumatori di integratori di curcuma. Per tali ragioni sulle etichette delle confezioni di preparati ed estratti di curcuma saranno d’ora in poi apposte delle avvertenze speciali.

Come precisato dal ministero della Salute: “Alla luce delle conclusioni degli esperti si è deciso di una specifica avvertenza per l’etichettatura degli integratori in questione, volta a sconsigliarne l’uso a soggetti con alterazioni della funzione epato-biliare o con calcolosi delle vie biliari e, in caso di concomitante assunzione di farmaci, ad invitare comunque a sentire il parere del medico” .

Casi di epatite legata al consumo di curcuma anche in altri Stati europei

Sebbene solo in Italia i numerosi ricoveri sospetti abbiano gettato una pesante ombra sugli integratori di curcumina, secondo i dati tratti dalla letteratura scientifica e dalle informazioni fornite dagli altri Stati dell’Unione Europea, pure oltre i nostri confini: “sono emerse segnalazioni di epatiti acute ad impronta colestatica correlati all’uso di estratti di curcuma. La situazione: “continuerà ad essere seguita con attenzione, in relazione all’emergere di eventuali nuovi elementi o di dati scientifici, da considerare al fine di tutelare la sicurezza dei consumatori”.

La curcuma come spezia in cucina è sicura

Per chi ama il colore giallo acceso ed il sapore esotico regalato da questa spezia ai manicaretti in cucina, niente paura: “Per la curcuma in polvere, considerando la storia e le dimensioni del consumo come alimento, non sono emersi elementi per formulare particolari raccomandazioni.

Fonte news: Ansa

Correlati:




Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

6 thoughts on “Epatite: integratori curcuma sicuri, non sono la causa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *