Sotto il genere Kalanchoe sono comprese numerose specie di piante grasse, per la gran parte originarie del Madagascar, ma presenti anche in Africa e Cina. Queste Crassulaceae hanno tutte in comune più o meno le stesse caratteristiche ed esigenze. Con poche ed attente cure le Kalanchoe ci offriranno spettacolari e prolungate fioriture da maggio a novembre, a seconda della specie, che emergeranno dal bel fogliame succulento.
Kalanchoe: le specie più note
Capita a tutti, prima o poi, di ricevere in regalo un’allegra Kalanchoe blossfeldiana [foto 1]. Bella, decorativa e di dimensioni modeste si presta a dare luce e colore ad ogni ambiente. I fiori possono essere di colore bianco, giallo, arancio, rosa, fucsia, rossi, semplici o doppi. Ma sebbene la blossfeldiana sia la più commercializzata esistono specie di Kalanchoe davvero particolari. Tra queste la Kalanchoe thyrsiflora con le sue foglie grandi, tonde e piatte [foto 2] o la Kalanchoe daigremontiana [foto 3], facile da coltivare persino infestante per via dei numerosi “figli” che nascono sul margine delle foglie.
Altre specie sono la Kalanchoe pinnata [foto 4], che sviluppa dei grappoli di fiori molto vistosi, le “soffici” Kalanchoe beharensis [foto 5] e Kalanchoe tomentosa [foto 6] o la delicata Kalanchoe pumila [foto 7]. Impossibile fornire in poche righe un elenco esaustivo delle specie di Kalanchoe. Chi ama le piante grasse non avrà che l’imbarazzo della scelta e perché no, potrà cercare di collezionarle tutte! Ma vediamo di seguito come prenderci cura delle Kalanchoe nel migliore dei modi.
Ambiente ed esposizione della Kalanchoe
Molte specie di Kalanchoe sono rustiche e capaci di vivere tutto l’anno all’aperto. Ma in linea generale è bene tenerle in casa in inverno, in posizione molto luminosa ad una temperatura non inferiore ai 5° C. Le Kalanchoe non amano l’aria troppo calda e secca dei riscaldamenti, quindi sarà opportuno utilizzare degli umidificatori con vaschette d’acqua sui caloriferi. A partire da marzo-aprile e fino ai primi freddi possiamo tenerle all’aperto in posizione di mezz’ombra-ombra (questo vale in special modo per la Kalanchoe blossfeldiana).
Tipo di terreno ideale e quanto innaffiare la kalanchoe
Per coltivare le Kalanchoe il comune terriccio per piante da fiore potrà andare bene, purché venga mantenuto abbastanza umido d’estate e leggermente asciutto l’inverno. Non spruzzare acqua sulle foglie di queste piante grasse per evitare marciumi. Alla fine della fioritura mettere a “riposo” la Kalanchoe tenendola alla temperatura più bassa possibile per due settimane senza annaffiare.
Rinvaso e come far rifiorire la Kalanchoe
Per favorire la nuova fioritura della Kalanchoe, finito il periodo di riposo, rinvasiamo la pianta in un nuovo vaso più grande e riportiamola in casa alle condizioni e alle temperature consigliate. Ricordiamoci di rimuovere regolarmente gli steli sfioriti per prolungare il periodo di fioritura della Kalanchoe.
Concimazione della Kalanchoe
La Kalanchoe non va concimata durante il periodo della fioritura. Il resto dell’anno, tranne che nel periodo di riposo, possiamo aggiungere del concime per pomodori all’acqua delle annaffiature e somministrare il fertilizzante 2 volte al mese. In alternativa potremo somministrare alla Kalanchoe del concime specifico per cactacee e piante grasse.
Moltiplicazione delle Kalanchoe
La Kalanchoe si può riprodurre in aprile per seme utilizzando una miscela di terriccio, sabbia e torba mantenuta sempre umida. L’ambiente in cui disporre i vasetti con i semi dev’essere umido e con una temperatura costante di 20° C. Quando le piantine saranno abbastanza grandi da essere maneggiate si potranno trapiantare in vasetti da 6-8 cm di diametro riempiti con del terriccio per fiori.
La moltiplicazione delle Kalanchoe può avvenire facilmente per talea: da maggio ad agosto tagliamo dei rametti lunghi 7-10 cm. Lasciamoli asciugare per 2-3 giorni e poi si piantano direttamente in dei vasetti. Anche la talea di foglia è piuttosto semplice da realizzare: stacchiamo una foglia dalla Kalanchoe e appoggiamola sul del terriccio umido; molto presto la talea emetterà delle radici, dando vita ad una nuova piantina. Infine per le Kalanchoe che producono piantine sui margini delle foglie, la riproduzione potrà avvenire agevolmente appoggiando questi “figli” su del terriccio umido.
Malattie più comuni della Kalanchoe
Il nemico numero uno della Kalanchoe sono le annaffiature eccessive ed il conseguente sviluppo di funghi e marciumi. In questo caso sospendere le annaffiature e procedere con il trattamento della pianta mediante anticrittogamici. Le Kalanchoe possono anche essere attaccate dalle cocciniglie, che andranno eliminate con un prodotto specifico come l’olio bianco.
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