Per alcuni uomini e donne sembra un destino ineluttabile: nonostante gli insuccessi in amore cercano sempre lo stesso tipo di partner destinato a farli soffrire ancora una volta. Eppure “chi si somiglia si piglia” è un’altra verità che emerge da un interessante studio dell’Università di Toronto, Canada, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).
Sono le “leggi dell’amore” che ognuno di noi in maniera istintiva segue al momento della scelta del proprio partner e che tendono incredibilmente a ripetersi ogni volta che iniziamo una relazione amorosa, con tutte le conseguenze del caso.
L’uomo o la donna sbagliata, una scelta che si ripete
Uscendo da una relazione finita male ci si ripromette di non cadere mai più nell’errore di innamorarsi dello stesso tipo di uomo o donna. Ma nonostante i migliori propositi del mondo eccoci lì nuovamente alle prese con una persona che ha tutte le caratteristiche del nostro ex. Gli psicologi dell’Università di Toronto pensano che impedire tutto ciò sia più facile da dirsi che farsi.
“È normale che quando una relazione finisce, le persone attribuiscano la separazione alla personalità del loro ex-partner e decidano di voler frequentare un diverso tipo di persona”, spiega l’autore principale, Yoobin Park. Tuttavia: “La nostra ricerca suggerisce che c’è una forte tendenza a continuare a preferire una personalità simile.”
I simili si attraggono
Utilizzando i dati di uno studio denominato “German Family Panel” del 2008, ancora in corso, che coinvolge coppie e famiglie di diverse fasce d’età, Park e il co-autore Geoff MacDonald, hanno confrontato le personalità dei partner attuali e passati di 332 persone, con alle spalle almeno 2 relazioni. I ricercatori hanno così scoperto un’altra particolare “legge dell’amore”: i simili si attraggono.
“L’effetto è più di una semplice tendenza ad uscire con qualcuno simile a noi stessi“, afferma Park. I partecipanti allo studio insieme ad un campione di partner attuali e passati, hanno valutato i propri tratti della personalità relativi alla gradevolezza, coscienza, estroversione, nevroticismo e apertura mentale, attraverso una serie di affermazioni del tipo: “Sono solitamente modesto e riservato”, “Sono interessato a molti tipi diversi di cose” e “faccio progetti e li porto avanti”.
Agli intervistati è stato chiesto di valutare il loro disaccordo o accordo con ciascuna affermazione su una scala da uno a cinque. L’analisi delle risposte di Park e MacDonald ha dimostrato che, nel complesso, gli attuali partner di ciascun partecipante si sono descritti in modi simili ai partner del passato.
Ad ognuno il suo “tipo” ideale
Questo tipo di intervista, una sorta di autovalutazione, ha permesso di eliminare i pregiudizi riscontrati in altri studi passati. “Il nostro studio è stato particolarmente rigoroso perché non ci siamo basati solo su ciò che una persona ricorda delle personalità dei vari partner”, ha affermato Park.
“Abbiamo ottenuto i giudizi dai partner stessi in tempo reale.” Secondo le “leggi dell’amore” prima ancora che somigliare a noi, il nostro partner attuale somiglierebbe incredibilmente al nostro ex.“Il grado di coerenza tra una relazione e l’altra suggerisce che ognuno di noi potrebbe effettivamente avere un ‘tipo’ ideale“, afferma MacDonald. “E anche se i nostri dati non chiariscono perché i nostri partner esibiscono personalità simili, è interessante notare che abbiamo trovato la somiglianza con l’ex partner al di sopra e al di là della somiglianza con noi stessi”.
I vantaggi di scegliere sempre lo stesso tipo di partner
I ricercatori pensano che scegliere un partner simile al nostro ex possa essere persino vantaggioso. Sapere già con chi si ha a che fare fin dall’inizio potrebbe aiutarci a partire con il piede giusto evitando di ripetere gli errori passati e godere così di una relazione più sana e felice. “In ogni relazione, le persone imparano strategie per adattarsi alla personalità del loro partner”, afferma Park.
“Se la personalità del nuovo partner assomiglia a quella dell’ex, trasferire le abilità che abbiamo appreso precedentemente potrebbe essere un buon modo per iniziare una nuova relazione felice“. Gli scienziati guardano dunque al “bicchiere mezzo pieno”, pur ammettendo che non è detto che funzioni. Ora sappiamo dunque che è proprio vero che ognuno di noi ha un “tipo” ideale e che per di più di solito ci somiglia.
Certo questo non ci eviterà di scegliere quello sbagliato. Del resto la domanda cruciale del perché scegliamo sempre l’uomo o la donna sbagliata resta inevasa. Ma, come dire: “Sbagliando s’impara” (si spera).
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