Il caffè è la bevanda che al mattino dà la sveglia a milioni di persone nel mondo. Ma colazione a parte, ogni momento è quello giusto per gustare la nera bevanda: a metà mattina, quando l’energia è in calo; dopo pranzo per digerire; persino dopo cena o quando si fanno le nottate a studiare per un esame. Ma quando il troppo caffè è troppo? Se lo sono chiesti gli scienziati della University of South Australia di Adelaide che hanno voluto chiarire quanti caffè si possono bere al giorno senza avere effetti negativi sulla salute del cuore. I risultati della ricerca appaiono su The American Journal of Clinical Nutrition.
Bere troppo caffè fa male?
Il consumo di caffè nel mondo è in ascesa, per tanti validi motivi. Molti studi recenti hanno suggerito che l’assunzione di caffè possa apportare numerosi vantaggi oltre a migliorare la concentrazione e la produttività. Il caffè sembra essere un toccasana per la salute del cervello, allunga la vita e rallenta il cancro alla prostata. Tuttavia, come per qualsiasi cibo o bevanda – anche quelli più nutrienti e salutari – ogni eccesso è difetto e ci si chiede quanti caffè sia possibile bere al giorno.
Il bere troppo caffè può creare effetti negativi a breve termine come mal di testa, vertigini e nausea, nervosismo, tachicardia. Ma gli effetti più preoccupanti riguardano quelli a lungo termine sulla salute del cuore. L’eccesso di caffè sarebbe infatti legato ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari.
Lo studio
Si era già a conoscenza del fatto che chi è carente dell’enzima del fegato CYP1A2, metabolizza la caffeina meno efficientemente. Ciò comporta un aumento del rischio di sviluppare pressione alta (ipertensione) e malattie cardiovascolari. Nel nuovo studio, i ricercatori australiani hanno voluto determinare la quantità di caffè che aumenta il rischio cardiovascolare nelle persone con o senza questa variante genetica. Per scoprirlo, sono stati analizzati i dati di 347.077 persone di età compresa tra i 37 e i 73 anni. A 8.368 di queste persone era stata diagnosticata in precedenza una malattia cardiovascolare. Gli scienziati hanno utilizzato per lo studio in questione la banca dati della Biobanca britannica.
Quanti caffè si possono bere al giorno?
Nella loro analisi, gli scienziati hanno tenuto conto della quantità di caffè bevuto al giorno dai partecipanti, indipendentemente dal fatto che avessero o meno la variante genetica del CYP1A2. Si è scoperto che anche quelli privi della variante genetica CYP1A2, in grado cioè di processare la caffeina quattro volte più velocemente di quelli con la variante, presentavano gli stessi rischi di avere problemi a carico del sistema cardiocircolatorio.
A fare la differenza è piuttosto il numero di caffè consumati al giorno. Tutti coloro che bevevano sei o più caffè al giorno, equivalenti a 75 milligrammi di caffeina per tazza, hanno avuto un modesto aumento del rischio di malattie cardiovascolari.
Non più di 6 caffè al giorno per un cuore sano
La prof.ssa Hyppönen, coautrice dello studio spiega: Il rischio di malattie cardiovascolari aumenta con l’ipertensione, che è una conseguenza nota del consumo eccessivo di caffeina”, osserva.“Per mantenere un cuore sano e una pressione sanguigna sana, le persone devono limitare il loro caffè a meno di sei tazze al giorno. In base ai nostri dati sei era il punto critico in cui la caffeina ha iniziato a influenzare negativamente il rischio cardiovascolare”.
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