È certamente noto che cacao e cioccolato fondente presentino numerosi benefici per la salute, tra cui la capacità di migliorare l’umore e aumentare l’energia. Un nuovo studio recentemente pubblicato sul Journal of Neurology, Neurosurgery e Psychiatry, vede nel cacao un possibile valido aiuto nel ridurre l’affaticamento nei pazienti affetti da sclerosi multipla.
Tale virtù sarebbe correlata al contenuto in flavonoidi del “cibo degli dei”, composti naturali dalle note proprietà anti-infiammatorie. Del resto già da studi precedenti si era appurato che cacao e cioccolato fondente (con almeno un contenuto del 70-85% di cacao) fossero utili nel combattere la fatica nelle persone affette da sindrome da stanchezza cronica, cosa che ha suggerito agli scienziati britannici di testare gli effetti della cioccolata calda su pazienti affetti da sclerosi multipla.
Sclerosi multipla: la fatica è un sintomo molto comune
La sclerosi multipla è una malattia degenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. I sintomi includono spesso debolezza muscolare, sensazione di bruciore, intorpidimento, dolore cronico, scarso equilibrio e coordinazione, affaticamento e difficoltà di concentrazione. La fatica, sia fisica che mentale, resta comunque il sintomo più comune e colpisce 9 pazienti su 10. Le cause della fatica nei pazienti con sclerosi multipla sono complesse e possono includere fattori neurologici, infiammatori, metabolici e persino psicologici.
Nessuno degli approcci attualmente disponibili offre sollievo a lungo termine dalla fatica nei pazienti affetti da sclerosi multipla. I ricercatori hanno dunque testato l’effetto del cacao su 40 persone affette da sclerosi multipla recidivante-intermittente, la forma più comune di sclerosi multipla. I pazienti sono stati suddivisi in 2 gruppi: un gruppo doveva bere una tazza di cioccolata calda preparata con latte di riso e una polvere di cacao ad alto contenuto di flavonoidi e l’altro una versione a basso contenuto di flavonoidi, per circa sei settimane.
I ricercatori non hanno modificato nient’altro nella dieta dei pazienti, eccetto chiedere loro di aspettare 30 minuti prima di assumere qualsiasi farmaco o di mangiare e bere qualsiasi cosa, dopo aver bevuto la loro tazza di cioccolata calda.
I flavonoidi del cacao sono un valido aiuto per combattere la fatica
I ricercatori britannici hanno dunque valutato fatica ed affaticabilità (la velocità con cui si instaura l’affaticamento mentale e fisico) prima, durante, a metà prova, e dopo la fine della stessa. Bere cioccolata calda ha apportato un piccolo sollievo dalla fatica in 11 di coloro che avevano assunto la versione con cacao ad alto contenuto di flavonoidi e in 8 tra quelli che avevano consumato la bevanda a base di cacao a basso contenuto di flavonoidi. Un impatto positivo è stato ottenuto anche sull’affaticabilità.
Le persone che avevano bevuto la bevanda con cacao ad alto contenuto di flavonoidi sono state in grado di coprire una maggiore distanza durante un test di camminata di sei minuti, rispetto a coloro che avevano assunto la versione a basso contenuto di flavonoidi. Nel complesso, le persone che hanno assunto cioccolata calda ad alto contenuto di flavonoidi hanno sperimentato un abbassamento medio del 45% della fatica percepita e un miglioramento dell’80% della loro velocità di deambulazione.
“Il nostro studio stabilisce che l’uso di interventi dietetici è fattibile e può offrire possibili benefici a lungo termine per supportare la gestione della fatica, migliorando la fatica e la resistenza a camminare”, conclude la Prof.ssa Shelley Coe, principale autrice dello studio.
Cioccolato e sclerosi multipla: il parere degli esperti
Alcuni esperti si sono espressi sull’utilità del cioccolato sul sito di US News. Lo psichiatra Dr. Harshal Kirane crede che ci sia una potenziale ragione fisiologica dietro le proprietà salutari del cacao. “In particolare, i flavonoidi agiscono sulle cellule nervose bloccando l’azione di una sostanza chimica del cervello chiamata adenosina – e prosegue – I prodotti chimici che bloccano l’azione dell’adenosina, come i flavonoidi e la caffeina, promuovono la veglia e contrastano la fatica”.
Il Dottor Asaff Harel neurologo che lavora con pazienti affetti da sclerosi multipla presso il Lenox Hill Hospital di New York City, sottolinea tuttavia che “mentre i risultati dello studio sono intriganti e indicano un potenziale beneficio, sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire in modo adeguato qualsiasi potenziale effetto”.
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