La dieta, insieme ad uno stile di vita sano, è tra i fattori su cui è più facile intervenire per migliorare il nostro stato di salute. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), a livello mondiale, le malattie cardiovascolari hanno causato circa il 31% di tutti i decessi nel solo 2016. Generalmente gli specialisti raccomandano, per salvaguardare il nostro cuore, un’alimentazione ricca di frutta, verdura, cereali integrali e pesci grassi.
Ma è davvero questa la dieta migliore per prevenire il rischio cardiovascolare? Un team di antropologi dell’Università della California, Santa Barbara, ha recentemente deciso di indagare tra i popoli dell’Amazzonia boliviana. Gli Tsimane, in particolare, sono noti per il fatto di non sviluppare quasi mai malattie cardiache e solo molto di rado ipertensione, ipercolesterolemia, obesità o diabete di tipo 2. La dieta di questi indigeni è poco o nulla influenzata dagli effetti della globalizzazione e potrebbe rappresentare il segreto della loro apparente impermeabilità alle malattie cardiache.
Gli Tsimane hanno i cuori più sani mai studiati: merito della loro dieta?
Il cibo degli Tsimane proviene principalmente da fonti naturali e pochissimi prodotti acquistati al mercato. Questa è una delle differenze tra gli Tsimane ed un altro popolo amazzonico, i Moseten, con i quali condividono la stessa lingua ma non la stessa dieta e stile di vita. I Moseten risentono delle influenze esterne e presentano maggiori rischi di malattie cardiovascolari e metaboliche rispetto ai loro “cugini” più isolati. “Il nostro lavoro precedente“, afferma il coautore dello studio, Prof. Michael Gurven, “ha dimostrato che gli Tsimane hanno i cuori più sani mai studiati, quindi naturalmente c’è molto interesse a capire perché e come“.
Gli Tsimane sono stati intervistati dagli studiosi per carpirne le loro abitudini alimentari e di stile di vita.”Abbiamo condotto un’analisi dettagliata della dieta Tsimane e poi confrontato con ciò che i moderni americani mangiano in genere, e con le diete che sostengono di essere salutari per il cuore”. I ricercatori hanno anche confrontato le scelte dietetiche degli Tsimane con quelle dei Moseten. In totale, il team ha intervistato 1.299 Tsimane e 229 Moseten, compilando dei profili dettagliati delle diete di ciascun gruppo etnico.
Cosa mangiano gli Tsimane?
Lo studio che compare sull’American Journal of Clinical Nutrition, mostra che la dieta tipica degli Tsimane è ricca di carboidrati e proteine, ma povera di grassi. La dieta di questo popolo amazzonico è inoltre ad alto contenuto calorico – circa 2.433-2.738 Kcal al giorno – la cui energia proviene per il 64% dai carboidrati, il 21% da proteine e il 15% dai grassi. I pasti non sono molto vari, ma tendono a ruotare intorno a pochi alimenti base, principalmente carboidrati complessi come riso e piantaggine. Circa il 16% delle calorie proviene dal pesce, di cui mangiano oltre 40 specie diverse, e un altro 6% dalla selvaggina. Gli Tsimane comprano solo l’8% dei loro alimenti al mercato.
Nonostante la dieta amazzonica sia poco varia gli Tsimane non soffrono di particolari carenze di micronutrienti, tendono tuttavia ad avere bassi livelli di calcio e vitamine D, E e K ed alti valori di potassio, magnesio e selenio. Questi nutrienti, secondo i ricercatori, aiuterebbero a migliorare la salute cardiovascolare e gli Tsimane ne consumano a livelli che sono di gran lunga superiori alla quantità tipica presente nelle diete nordamericane. Inoltre, gli Tsimane mangiano quasi il doppio degli alimenti ricchi di fibre rispetto alle popolazioni Moseten o statunitensi.
La dieta amazzonica è minacciata dagli effetti della globalizzazione
I ricercatori hanno tuttavia espresso la loro preoccupazione in quanto anche gli Tsimane stanno lentamente cedendo a influenze esterne. Durante i 5 anni dello studio l’apporto totale di energia e carboidrati degli Tsimane è aumentato vertiginosamente, e molti di loro hanno iniziato ad aggiungere maggiori quantità di lardo, olio, zucchero e sale nelle loro diete. “Questo è un momento chiave“, ha commentato l’autore principale dello studio, Thomas Kraft. “Le strade stanno migliorando nell’area, così come il trasporto fluviale con la diffusione di imbarcazioni motorizzate, quindi le persone stanno diventando molto meno isolate rispetto al passato e sta accadendo a un ritmo piuttosto rapido.”
Il professor Gurven prosegue dicendo che, data l’opportunità di acquistare in massa ingredienti come lo zucchero, non sorprende che gli Tsimane stiano transitando poco a poco verso diete meno salutari. “Ottenere le calorie a basso costo con meno sforzo – chi non lo farebbe?”. Tuttavia gli Tsimane possono permettersi di introdurre un maggior numero di calorie in quanto conducono stili di vita molto attivi. Non fanno certo palestra, ma utilizzano i loro corpi per raccogliere cibo nei campi o nella foresta, altro fattore chiave dell’eccezionale salute cardiovascolare di questi abitanti dell’Amazzonia.
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