Quando si è ragazzini è difficile non subire le pressioni ed i condizionamenti di compagni di scuola ed amici. Per paura di rimanere esclusi dal gruppo, si condividono esperienze, sfide, avventure e prime volte. Ed ecco che la prima sigaretta offerta dal più “figo”, non può essere certo rifiutata. Per non parlare del fascino esercitato dal semplice gesto di portare alla bocca la sigaretta per poi perdersi in una nuvola di fumo. Modelli ed attori bellissimi avvolti da un’aura di mistero tengono sull’angolo della bocca o tra le dita una “bionda” che si accende di fuoco ad ogni tiro. Ed ecco che l’attrattiva per la sigaretta cresce. Se poi i genitori sono dei fumatori rubare loro la prima sigaretta sarà la via più facile ed ovvia per fumare la prima volta. Ma in che misura ciò si tradurrà in un’abitudine quotidiana? Dei ricercatori britannici hanno analizzato le risposte di 215.000 persone attraverso otto indagini, condotte tra Regno Unito, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda. I dati ottenuti sono stati inclusi nel Global Health Data Exchange. La meta-analisi è stata pubblicata sul Nicotine & Tobacco Research.
Quasi il 69% diviene un fumatore abituale dopo un solo tiro
Secondo i dati raccolti, poco più del 60% delle persone intervistate aveva fumato almeno una volta nella loro vita. Tra di esse, quasi il 69% non ha più smesso da allora. Poiché lo studio ha compreso diversi sondaggi, eseguiti con metodi e stili diversi, in realtà la percentuale di soggetti che divengono fumatori regolari dopo il primo tiro oscilla tra il 60% e il 76,9%. Il Dott. Peter Hajek, professore di Psicologia clinica e Direttore dell’unità di ricerca sulla dipendenza dal tabacco presso la Queen Mary University di Londra, in una dichiarazione afferma:“Nello sviluppo di qualsiasi dipendenza, il passaggio dalla sperimentazione alla pratica quotidiana è un punto fondamentale, in quanto implica che un’attività ricreativa si stia trasformando in un bisogno compulsivo“.
A che età si inizia a fumare?
Questo alto “tasso di conversione” al fumo mette in evidenza l’importanza di impedire alle persone di provare per la prima volta le sigarette. In media ciò avviene in tutto il mondo, tra gli 11 ed i 15 anni d’età. “La scoperta offre un forte sostegno agli attuali sforzi per ridurre la sperimentazione di sigarette tra gli adolescenti”, concludono gli autori. Essi inoltre auspicano l’introduzione di maggiori deterrenti e pene più severe per combattere il fenomeno del tabagismo, specie tra giovani e giovanissimi.
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