Il caffè o meglio la caffeina, ovvero la 1,3,7-trimetilxantina, molecola farmacologicamente attiva del caffè, crea una sorta di dipendenza e capita di sentirsi totalmente “stonati” per tutto il giorno, se per qualche motivo non siamo riusciti ad assumerla come d’abitudine. Del resto un abuso di caffè può provocare a chiunque effetti poco gradevoli, come agitazione o tachicardia. Ma esistono persone che provano sintomi preoccupanti anche dopo solo una tazzina di caffè: si tratta forse di allergia o intolleranza alla caffeina?
Sintomi dell’intolleranza alla caffeina
La maggior parte delle persone può tranquillamente assumere fino a 400 milligrammi (mg) di caffeina al giorno, l’equivalente di poco più di quattro tazzine di caffè. Tuttavia, alcuni soggetti sono sensibili già a dosaggi molto inferiori, sperimentando tutta una serie di fastidiosi sintomi riconducibili ad un’intolleranza alla caffeina. I sintomi dell’intolleranza alla caffeina includono:
- battito cardiaco accelerato;
- ansia;
- nervosismo;
- mal di testa;
- insonnia;
- disturbi gastrici.
Per curare l’intolleranza alimentare non allergica alla caffeina, basterà, come per altre intolleranze alimentari, eliminare, almeno per un periodo, tè, cola, caffè, cioccolato (tutti alimenti contenenti 1,3,7-trimetilxantina). Proviamo a reintrodurli in piccole quantità poco alla volta, così da “rieducare” l’organismo a tollerare basse quote di caffeina. Cominciamo con il reintrodurre, se gradito, un pezzettino di cioccolato fondente al giorno così da combattere in parte l’astinenza da caffeina che non di meno dell’intolleranza può comportare sgradevoli sintomi. Se non noteremo fastidi, raggiungiamo pian piano la meta di una tazzina al giorno di caffè, in genere ben tollerata anche dai più sensibili alla sostanza. L’intolleranza alla caffeina è ben diversa dall’allergia, condizione ben più rara e con sintomi più gravi.
Sintomi dell’allergia alla caffeina
I sintomi dell’allergia alla caffeina includono:
- orticaria, un’eruzione pruriginosa composta da numerosi ponfi rossi;
- gonfiore delle labbra e della lingua;
- prurito alla bocca, labbra e lingua
In chi è allergico alla caffeina, questi sintomi possono manifestarsi entro un’ora dal consumo di caffeina. Alcune persone potrebbero sperimentare persino una grave reazione allergica in risposta alla caffeina, chiamata shock anafilattico. I sintomi di uno shock anafilattico possono includere:
- grave gonfiore facciale, inclusi occhi, labbra, viso e lingua;
- problemi di respirazione dovuti al gonfiore del viso;
- difficoltà a parlare;
- dispnea;
- tosse;
- nausea, dolore addominale o vomito;
- battito cardiaco accelerato;
- vertigini.
Cause dell’intolleranza e dell’allergia alla caffeina
Quando assumiamo caffeina, questa viene assorbita dal sangue a livello intestinale. Entrando in circolo la 1,3,7-trimetilxantina può andare ad influenzare il funzionamento di diversi organi. A livello cerebrale, la caffeina blocca gli effetti dei messaggeri chimici che normalmente rendono sonnolenta una persona. La caffeina può anche aumentare i livelli di adrenalina nel sangue, il che rende il cervello ed il corpo più vigili e reattivi. In coloro che soffrono di intolleranza alla caffeina non allergica, la scarica di adrenalina da caffeina può causare i fastidiosi sintomi descritti in precedenza.
Chi è allergico alla caffeina presenta invece sintomi causati da una reazione allergica, comuni a tutti i tipi di allergia, consistente in una risposta immunitaria abnorme verso una sostanza ritenuta pericolosa da parte del nostro organismo. Quando un soggetto allergico consuma caffeina, il suo organismo produce un anticorpo chiamato immunoglobina E. L’anticorpo spinge le cellule a rilasciare istamina, allo scopo di scovare le molecole scambiate per dannose (allergeni). Ciò provoca un’infiammazione, che può manifestarsi con orticaria, prurito e gonfiore. Come suggerito da uno studio del 2014, si pensa che la differente risposta alla caffeina possa dipendere dalla genetica. Meno chiaro è il motivo per cui per alcuni soggetti la caffeina rappresenti un allergene. Uno studio tedesco suggerisce che ad agire da allergene possa essere la polvere depositata sui chicchi di caffè prima della tostatura. Uno studio più recente, del 2017, ipotizza che a scatenare l’allergia possa essere invece un tipo di muffa presente sui chicchi di caffè.
Diagnosi e trattamento dell’allergia alla caffeina
Come per le altre allergie, è possibile eseguire un test cutaneo per diagnosticare l’allergia alla caffeina. Lo specialista metterà una piccola quantità di allergene sul braccio della persona e controllerà la pelle per individuare un’eventuale reazione allergica. Se compare un’eruzione cutanea, ciò potrebbe segnalare un’allergia. Se provate una reazione allergica dopo aver consumato caffeina, gli antistaminici da banco potranno aiutarvi a ridurre prurito, gonfiore o orticaria. In casi molto rari, l’allergia alla caffeina può causare uno shock anafilattico. Questo può essere trattato con un’iniezione di epinefrina. Chi sa di soffrire di gravi allergie spesso porta con sé una penna speciale per un’eventuale somministrazione. Se una persona mostra segni di uno shock anafilattico, contattare immediatamente il 118.
Allergia o intolleranza alla caffeina: alimenti e bevande da evitare
Ovviamente la cosa migliore da fare in caso di intolleranza o allergia da caffeina è quella di evitare di bere caffè e di consumare gli altri alimenti e bevande contenenti caffeina, tra cui:
- tè;
- cioccolato;
- cola;
- integratori a base di guaranà;
- bevande energetiche.
La presenza di caffeina su un dato alimento è sempre riportata sull’etichetta.
Sintomi astinenza da caffeina e come superarla
L’intolleranza e soprattutto l’allergia alla caffeina ci imporrano di eliminare caffè e caffeina dalla nostra dieta, ma ciò sembra più facile a dirsi che a farsi. La caffeina crea infatti una certa dipendenza ed eliminarla può causare dei veri e propri sintomi da astinenza come:
- instabilità emotiva;
- mal di testa;
- irritabilità;
- stanchezza.
Dopo una settimana di assenza di caffeina, i sintomi da astinenza normalmente passano, ma per poterli ridurre possiamo:
- fare delle piccole pause regolari se si sta lavorando al computer;
- uscire a fare una passeggiata dopo pranzo;
- bere molta acqua;
- dormire abbastanza;
- mangiare cibo sano.
Il contenuto del presente articolo ha solo scopo informativo e non sostituisce il parere medico.
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